Mou cerca i gol, perchè adesso serve il vero Abraham

Abraham continua a fare una fatica tremenda in fase realizzativa, infatti, i dati confermano l’involuzione dell’inglese nel giro di un anno: se nella scorsa annata l’ex Chelsea aveva collezionato ben 27 gol in tutta la stagione (17 in Serie A, 9 in Conference League e 1 in Coppa Italia), in quella attuale il copione si è completamente ribaltato: le cause possono essere molteplici, come ad esempio il ballottaggio con Belotti. L’unico dato che ad oggi sorride all’attaccante è il numero degli assist: 6 in questa stagione (fino ad ora) contro i 5 della passata. Adesso non segna da 7 partite in campionato, il digiuno si è fatto ormai pesante e anche i tifosi hanno cominciato a mugugnare all'Olimpico.

 

I PRECEDENTI- La stagione che sta vivendo Abraham in fase realizzativa ricorda molto quella del 2017-2018 con lo Swansea City in Premier League, malgrado il netto divario tra la Roma e il club inglese in campionati completamente opposti e la differenza di età dello stesso attaccante. È infatti dal 2018 che non segnava così poco, considerando i minuti giocati in campo. All’epoca Abraham su 35 apparizioni (1716 minuti giocati) aveva collezionato solamente 5 gol, mentre in quella attuale, su 28 presenze (1808 minuti giocati), ha siglato 6 reti.

 

Mou cerca i gol, perchè adesso serve il vero Abraham

 

CHI GIOCA CONTRO IL TORINO?

L'inglese per la sfida ai granata di Juric potrebbe partire dalla panchina con Dybala che tornerebbe ad agire da 'falso nueve'. Una soluzione già adottata contro Inter e Juventus, con i giallorossi entrambe le volte vittoriosi.

In ottica fantacalcio non è chiarissimo chi parte in pole tra Abraham e Belotti e neanche chi dei due sia effettivamente il titolare, forse entrambi o, a questo punto, nessuno dei due.  Uno è forte nella testa ma non nei piedi, l'altro ha caratteristiche invertite. La speranza è che possa ripetere i numeri importanti dello scorso finale di stagione e aiutare i fantallenatori che stanno continuando a credere in lui per risalire o cullare obiettivi alti di classifica.


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