I due volti di Bastoni, top in azzurro e flop con Conte, perchè?

Alessandro Bastoni partita dopo partita si è imposto sia nelle gerarchie di Conte e sia nelle convocazioni e rotazioni nella nazionale di Mancini. Le prestazioni però non sono omogenee tra le due situazioni calcistiche, ultimamente la difesa interista, e inevitabilmente anche Bastoni, è stata oggetto di critiche a causa dei tanti gol subiti e delle troppe occasioni concesse, vedasi le partite con Torino, Atalanta e Parma.

Discorso diverso per la nazionale, in cui il pacchetto difensivo di mister Mancini funziona alla perfezione, il giovane ex Atalanta è ormai stabilmente nel giro delle nazionale maggiore e ha giocato da titolare nelle ultime tre partite contro Estonia in amichevole e contro Polonia e Olanda in Nations League, risultando sempre sicuro negli interventi difensivi e dimostrando anche una buona propensione offensiva.

 

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Situazione quasi paradossale che in prima analisi potrebbe essere imputata al diverso stile di gioco dei due mister: nell'inter infatti Bastoni occupa la posizione di terzo centrale con Skriniar e De Vrij, mentre invece la nazionale gioca stabilmente con la classica difesa a quattro in cui la posizione assunta è quella sua "naturale" di centrale puro. Tale motivazione però sembra subito cadere se si effettua un'analisi più approfondita della carriera dell'ex Atalanta: proprio a Bergamo infatti Bastoni giocava con Gasperini utilizzando la difesa a tre che tutt'ora utilizza la Dea e anche l'Inter, apparentemente quindi non dovrebbe avere nessun particolare problema.

Che sia quindi la sicurezza dettata dai compagni di squadra e di conseguenza abbia tutto a che fare con l'intero pacchetto difensivo? Che sia invece l'allenatore che opera in modo differente in allenamento e in pre partita? Ai posteri l'ardua sentenza, ciò che è certo è che Bastoni ha grandi margini di miglioramento e la stagione è ancora molto lunga.


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