Balo, è già crisi: tutti i numeri del ritorno deludente in serie A di Supermario

Vuoi o non vuoi, il trasferimento di Mario Balotelli in Italia, nel bene o nel male, era destinato a fare discutere l'ambiente calcistico. Sostenitori, detrattori, giornalisti in cerca di scandali, chi lo vuole in Nazionale, chi non aspetta altro che un suo passo falso: Supermario è un personaggio.

Il Brescia, fresco di cambio allenatore, ha raggiunto lo scomodo ultimo posto in graduatoria dopo la debacle con il Torino in casa: nonostante alcune iniziali buone prestazioni, le Rondinelle nelle ultime giornate hanno inanellato quattro sconfitte di fila, facendosi sorpassare dalle dirette concorrenti, e domenica sarà ospite della Roma nella capitale, contro una formazione ricaricata e ferita dalla sconfitta di Parma.

Le speranze di salvezza dei biancoblu passano dall'importante acquisto estivo di Mario Balotelli, giocatore di talento superiore alla media sempre al centro di dibattiti. C'è chi lo ama e chi lo odia, ma una cosa è certa: Mario è un giocatore dalle qualità eccelse, che però non è mai stato capace di dimostrarle appieno, facendo della discontinuità il suo marchio di fabbrica.

Come giudichiamo quindi il campionato di Balotelli dopo 12 giornate? La parola giusta è anonimo. Da Supermario ci si aspettava almeno qualcosa di più sul lato della leadership, vantando esperienza internazionale e raggiunta un'età matura, ma la verità è che dopo le prime giornate passate in tribuna per squalifica, Balo è statistiche alla mano un "signor qualunque": 8 presenze, 2 gol, 2 ammonizioni e una fantamedia del 6,56. I gol a Napoli e a Verona (peraltro bellissimo) non giustificano l'investimento di patron Cellino. La verità oggettiva è poi un'altra: quando Balotelli è in campo, il Brescia non vince. Due vittorie nelle prime quattro giornate, e Mario era squalificato.

Troppe pause in campo, spesso poca personalità nelle giocate compiute e in più la prestazione con il Torino da "Chi l'ha visto?" ha aperto tanti dubbi. La macchia dell'episodio razzista di Verona con il pallone scagliato in curva non può essere una giustificazione del momento no dell'attaccante bresciano: oltre tutto, dal suo rientro in campo, anche l'altro bomber Donnarumma Al. si è spento, diventando avulso dal gioco delle Rondinelle.

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Come se non bastasse, anche gli ultras bresciani si schierano contro il giocatore, contestando il suo ego smisurato e la sua "arroganza", quasi a difendere i "nemici" veronesi per l'episodio dell'ultima trasferta, mettendo in discussione l'attaccamento di Balotelli alla maglia e la voglia di sacrificarsi. La Nazionale, soprattutto dopo gli entusiasmanti risultati delle ultime sfide con Mister Mancini, sembra ormai irraggiungibile e le gerarchie stabilite almeno per i prossimi Europei.

Saprà Supermario tornare Super? Ce lo auguriamo, i fantallenatori si aspettano di più e vogliono essere al più presto ripagati dal cospicuo investimento fatto!


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