MATCH REPORT 21.a giornata: Chiesa e Muriel a mille all’ora, flop Inter, out Super Pippo, il ritorno di Dzeko, storico Quagliarella

SASSUOLO-CAGLIARI: Un Cagliari mai in partita viene strapazzato da un Sassuolo a dir poco perfetto. Consigli praticamente mai impegnato, Peluso bella sorpresa, può relegare in panchina Ferrari, propositivi i terzini neroazzurri; cresce in mezzo al campo Locatelli, il ruolo di mezzala gli si addice. Djuricic a tutta fascia, si procura il rigore che taglia le gambe ai sardi, rigore ben calciato da un Babacar ancora alla ricerca della miglior condizione, l’infortunio muscolare lo rallenterà. Berardi un po' nervoso, Duncan dalla panchina inventa la giocata del 3a0 di Matri. Nei sardi molte disattenzioni difensive con Pisacane e Srna, il croato causa pure un rigore. In mediana Barella lotta da solo, Ionita passeggia per il campo, Joao Pedro spento e mai nel vivo del gioco. Pavoletti non riceve nessun pallone giocabile, non conclude mai in porta. Cragno ferma a 3 lo score degli emiliani.

CHIEVO-FIORENTINA: Emozionante la sfida di Verona tra Chievo e Fiorentina; nei clivensi De Paoli ha il piede caldo e dalla destra arrivano due assist vincenti, buone giocate sulla trequarti per Giaccherini, sfortunato anche in occasione del gol annullato col la VAR. Bravo Pellissier sul primo penalty, male sul secondo, che di fatto condanna i suoi all’ennesima sconfitta. Ritrovano il gol pure gli altri due attaccanti gialloblu, Stepinski (in partenza?) e la meteora Djordjevic, abili di testa. Nella Viola Lafont rischia di farla grossa su Giak, ma la VAR lo salva, strepitoso quando respinge il rigore del possibile 3a3 Chievo. Hancko sostituisce al meglio Biraghi squalificato, Pezzella di testa non ne prende una, sovrastato. Sufficiente Veretout, croce e delizia Benassi, positivo Gerson, devastante Muriel in velocità, potrebbe fare più di un gol se non peccasse di precisione nelle conclusioni. Finalizzatore Chiesa, concreto come non mai, lui ed il colombiano li davanti fanno davvero paura adesso.

BOLOGNA-FROSINONE: Imbarazzo totale a Bologna, dopo 13 minuti di gara l’espulsione di Mattiello indirizza la partita, Poli prende il posto da terzino destro, ma non è il suo ruolo e si vede, da li il Frosinone sfonda e costruisce la sua vittoria. In mezzo al campo ingenuo Pulgar quando batte il calcio di punizione addosso a Ciano, 0a4! Anche Skorupski sbanda e regala il gol del 3a0, l’unico a salvarsi è Palacio, lui costruisce, i compagni disfano. Per i ciociari sono tre punti pesantissimi, la partenza di Campbell non pesa al momento e già dopo neanche 20 minuti sono in vantaggio con Ghiglione, servito perfettamente da Beghetto dalla sinistra, che dopo 3 minuti ripete l’assist sta volta per Ciano, pronto in area di rigore. Timbra il cartellino anche Pinamonti dopo un ottimo scambio con Cassata, che incassa colpi ma non molla.

EMPOLI-GENOA: Nel Monday night il Genoa fa il colpaccio ad Empoli. In apertura di match l’errore di valutazione di Veseli dà il via libera per l’1a0 di Kouamè. Di Lorenzo trova la seconda realizzazione consecutiva, buona presenza in area di rigore avversaria. Buon giro palla con Bennacer, moscio Krunic, si fa stoppare in una ghiotta occasione sullo 0a0. Parte ben Zajc poi si spegne e abbandona a se stesso il compagno di reparto Caputo, mai pungente. Male Provedel sul terzo gol, tentativo goffo di respingere il cross. Nel Genoa di Prandelli Radu ci mette più volte una pezza, anche se sul momentaneo pareggio dei toscani sbaglia l’uscita bassa. Romero è insuperabile, Lazovic si accende nell’ultima mezz’ora, gol di sinistro a giro e assist per il 3a0 finale, migliore in campo. Bessa collega bene centrocampo e attacco, Kouamè lucido nel sfruttare l’occasione sull’errore clamoroso di Veseli; esordio con gol per il nuovo arrivato in casa grifone Sanabria, già nel mood giusto.

TORINO-INTER: Soffre il Toro nella prima mezz’ora di gioco, un attento Sirigu abbassa la saracinesca. In difesa N’Koulou detta i tempi, Djidji lo segue, Izzo fa addirittura di meglio, siglando il gol del vantaggio sugli sviluppi di un corner. In mezzo al campo si fa sentire El General Rincon, Ansaldi gradevolissimo nel ruolo di mezzala. Grande lavoro in avanti per Belotti e Zaza, i due pressano costantemente la prima linea avversaria anche se vedono pochissimo la porta. Nell’Inter di Spalletti il 3-5-2 di giornata non dà i suoi frutti, sono infatti i quinti di centrocampo a fallire miseramente, da una parte D’Ambrosio si perde Izzo per l’1a0, dall’altra Dalbert non azzecca un cross e quando hai due punte di peso lì davanti non puoi permettertelo. Dietro bene Skriniar, male Handanovic, la traiettoria del colpo di testa vincente era sì angolata, ma si poteva fare di più. A corrente alternata Brozovic, fuori forma Vecino, irriconoscibile Nainggolan. La coppia argentina Icardi-Lautaro non sfonda; Politano dopo alcune belle giocate perde la testa e si fa cacciare per proteste.

LAZIO-JUVE: La Lazio domina il primo tempo, dove trova il fortunoso ma meritato gol del vantaggio; in difesa Wallace e Bastos chiudono gli spazi, l’angolano si lascia scappare però il 33 della Juve nell’occasione del pari. Radu distratto, Parolo sulla destra si rende molto pericoloso, così come Luis Alberto che sfiora l’eurogol. Correa con lo slalom gigante, Milinkovic non demerita, Immobile horror, il suo errore sull’1a0 di fatti dà speranza alla Juve. I bianconeri non giocano bene e non è la prima volta in stagione, ottengono comunque il massimo risultato; Allegri cambia in corso, dentro Bernardeschi e Cancelo e via con la rimonta, l’ala sinistra crea sfracelli sull’out mancino e serve l’assist per il tornante portoghese. In mediana Can da mani nei capelli, goffo autogol e impacciato nei movimenti, non azzecca un passaggio. Davanti Dybala cresce nel nuovo ruolo, svaria e crea pericoli; opaca la prestazione di Douglas Costa, male pure Ronaldo, il numero 7 si rifà dagli undici metri con il gol decisivo.

MILAN-NAPOLI: A San Siro Milan e Napoli si dividono la posta, meriterebbero qualcosa in più i rossoneri per le azioni create ma alla fine è 0a0. Nel Milan partita in scioltezza per Donnarumma, fa sembrare facili delle parate che non lo sono, ritrovato. Romagnoli fa buona guardia, Musacchio ha l’occasione della vita, ma la coordinazione non fa parte del suo repertorio. Giganteggia Bakayoko, opaco Paquetà, sempre sul pezzo Calabria, buona intesa con Suso, lo spagnolo a sprazzi stasera. Solo un occasione per Cutrone, Piatek all’esordio in 15 minuti fa più di lui. Nel Napoli iperoffensivo di Ancelotti manca rapidità di gioco in avanti, Mertens non brilla, Milik non impaurisce mai Gigio, Insigne dopo le due giornate di squalifica arranca un po'. Zielinski perde la sfida personale col portiere rossonero, Ruiz stranamente impreciso nel breve, termina la sua brutta partita con l’espulsione. In difesa Koulibaly salva sul polacco del Milan, mentre Malcuit conferma di essere un terzino di qualità, spinge e difende meravigliosamente: sulla corsia di destra sono nate nuove gerarchie!

ATALANTA-ROMA: Un tempo per uno a Bergamo; nel primo tempo la Roma sfrutta in contropiede lo spazio lasciato da un’Atalanta molto offensiva. Dzeko torna al gol, con una doppietta di pregevole fattura, El Shaarawy si conferma proficuo sotto porta, due assist per Zaniolo nel ruolo di esterno destro, lasciando spazio sulla trequarti agli inserimenti di Lorenzo Pellegrini. Regge un tempo solo la coppia Nzonzi-Cristante, entrambi ammoniti, erano in diffida salteranno il Milan. In difesa tiene botta solo Manolas in velocità, Kolarov con più di una difficoltà, Karsdorp sopraffatto, Olsen non proprio reattivo. L’Atalanta semina nel primo tempo, ma deve raccogliere ben tre volte la palla in fondo alla sua rete nella prima frazione, poi il gol dello spinoso Castagne la riapre. Il secondo tempo è solo neroazzurro, Hateboer mette a ferro e fuoco la difesa giallorossa, Gomez arretra e sforna due assist al bacio, uno dei quali per il solito inserimento da dietro, stavolta tocca a Toloi. Bene Ilicic, le sue giocate mettono in difficoltà Marcano, lo sloveno si procura pure il rigore sbagliato da Zapata che dopo 50 secondi si rifà e sigla il 3a3 finale.

PARMA-SPAL: Bliz al Tardini per la Spal! Parte bene il Parma, con Inglese che si procura il rigore da lui stesso trasformato. Ad inizio ripresa è ancora Inglese a siglare la doppietta dopo la brillante azione di Gervinho, l’ivoriano è fermato dalla traversa. Biabiany con la moto, regista Scozzarella, sprecone Barillà, potrebbe chiudere il match e invece…Dopo un’ora abbondante di gioco si sveglia la Spal, l’ingresso di Valoti ed il suo gol su servizio dell’onnipresente Lazzari riaprono la gara. Cinque minuti più tardi da calcio d’angolo Petagna, tattenuto da Bruno Alves, sigla di testa il gol del pari. La Spal si difende sulle incursioni di Gervinho e Inglese che si ritrovano davanti un ottimo Viviano. Nel finale di gare il lampo di Fares, l’esterno mancino raccoglie una palla vagante respinta dalla difesa crociata e con la botta da fuori area regala tre punti pesantissimi ai ferraresi.

SAMPDORIA-UDINESE: Tutti aspettano il gol di Quagliarella per aggiantare il record di 11 partite consecutive a segno di Batistuta, Fabio non delude e addirittura ne sigla due entrambi su rigore, “storico”. Nella Samp Audero spettatore non pagante, Colley fisicamente devastante, Andersen la solita certezza, regale Saponara vera fonte di gioco. Defrel lavora per la squadra, in buona condizione. Gabbiadini appena entrato col tap-in sotto porta; recupero importante in mediana con Linetty. L’Udinese fatica maledettamente nel creare gioco, Okaka è abbandonato a se stesso in avanti, si è già spenta la luce di De Paul? D’Alessandro positivo in chiusura sulla fascia sinistra; dietro faticano troppo Troost-Ekong e Nuytinck, Musso reattivo, non può nulla sui quattro gol subiti. Lasagna nel finale non trova il guizzo giusto; Nicola ha molto da lavorare, il cambio del primo tempo di Behrami con Pussetto (evanescente) è segno che c’è poca tranquillità.


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