MATCH REPORT 14.a giornata: Milan di rigore, frenano Roma e Inter, show per Quagliarella e Kurtic, Milik lancia il Napoli

 

ATALANTA NAPOLI: Sfrontato atteggiamento dei bergamaschi ad inizio partita, la difesa troppo alta non fa scattare il fuorigioco e lancia il Napoli per l’1a0. Il terzetto difensivo con Mancini, Palomino e Masiello non è ben coordinato, perdono nel finale Milik e partita. Sufficiente la prova di Hateboer, intelligente l’assist per il panzer Zapata, punto di riferimento di tutta la squadra, capace di far reparto da solo. Sottotono i mediani neroazzurri, De Roon si vede poco, Freuler sbaglia fin troppi palloni. Fumoso Rigoni, poco concreto Gomez. Nel Napoli errore da matita rossa per Maksimovic, tiene in gioco il 91 atalantino. Sulla sinistra Mario Rui difende e attacca la fascia, suo l’assist decisivo per Milik che appena entrato sforna un sinistro niente male. Attivo Insigne, moscio Mertens, valore aggiunto Fabian Ruiz. Ma quello lì sulla destra è davvero Callejon?

CHIEVO LAZIO: La Lazio fa la partita, ma il Chievo si difende discretamente e in contropiede trova il gol del vantaggio con l’infinito Pellissier. Sorrentino para il parabile, ispirato Bani, attenti i due terzini di serata Barba e De Paoli. Finalmente mette in campo la sua qualità Birsa, contropiede da manuale, come del resto l’assist che vale l’1a0. Ingabbiato Radovanovic dai centrocampisti laziali, troppo veloci per lui. Sette polmoni Hetemaj, non si lascia sfuggire un solo pallone. Sbanda la Lazio in difesa, Acerbi non da il giusto esempio, non fa meglio Radu. Lulic è stregato da Hetemaj, non trova la soluzione, annichilito. Male Marusic, molti appoggi sbagliati. Parolo da la carica, in crescendo Correa, buona intesa con bomber Immobile che potrebbe allargare il suo bottino, ma il palo gli nega la doppietta. Peso offensivo garantito con Caicedo, punta di peso.

FIORENTINA JUVE: La Fiorentina ci prova, ma la Juve è troppo… La retroguardia viola si fa bucare con troppa facilità in occasione del vantaggio bianconero, Pezzella a spasso, lo segue Vitor Hugo. Qualche tiro dalla distanza per Benassi, niente di più; Veretout non da copertura al centro, partita in chiaroscuro; Gerson nel tridente offensivo appare un pesce fuor d’acqua. Passo indietro per Chiesa, dialoga poco con i compagni, sbaglia molto e si intestardisce nel tirare. Simeone sta vivendo un incubo, buio totale. Pioli teme Chiellini, puntuale arriva il gol dell’ex a coronare una prestazione monstre. A destra De Sciglio e Cuadrado creano scompiglio, il colombiano entra in tutte le azioni bianconere. Cancelo a sinistra sgroppa, ogni accelerata risulta devastante. Adesso è decisivo pure al fanta, brilla la stella di Bentancur. Dybala tuttocampista come vuole Allegri, Ronaldo al minimo segna ugualmente, boa Mandzukic, lavora per la squadra.

FROSINONE CAGLIARI: Pronti via parte a mille il Frosinone, trovando subito il vantaggio con Cassata, che ripaga l’allenatore per averlo schierato titolare. Gran merito con l’assist decisivo va a Zampano, freccia sulla destra ciociara. Sportiello nega più volte il gol ai cagliaritani, saracinesca. Goldaniga si perde Farias per l’1a1 finale, peccato mortale. Beghetto spinge sulla sinistra, sforna una marea di cross. Punto fermo per i fantallenatori Chibsah, abbonato ai voti alti, sempre tra i migliori per qualità e soprattutto quantità. Spreca molto Ciofani, in piena forma Campbell. Altra prestazione “Maiuscola” per Cragno, un punto conquistato a suon di parate, gigantesco. Buono il rientro di Klavan in difesa, esperienza da vendere. Barella e il suo punto debole, la troppa irruenza gli costa la doccia anticipata. Joao Pedro impreciso per tutta la gara, azzecca l’assist nel momento decisivo. Pavoletti non perde un contrasto aereo, lo ferma solo Sportiello. Scende Sau, sale Farias, il brasiliano agguanta un pari insperato.

MILAN PARMA: Il Milan non concretizza il possesso palla nel primo tempo, così nella ripresa il Parma, dopo aver pensato solo a difendersi trova il vantaggio da calcio d’angolo. Partita impeccabile di Abate da centrale difensivo, attento Calabria, preciso Rodriguez. A centrocampo dominano Bakayoko e Kessiè; non si vede tanto Suso, ma il suo movimento a tagliare verso il centro è sempre un opzione. Risorsa imprescindibile Cutrone, inventa il gol del pari. Nel Parma male Bastoni, pesa il bagher in area di rigore. Scozzarella col piede liftato, tanta legna per Barillà, molte occasioni per Grassi in fase offensiva, spreca molto. Corre come ai vecchi tempi Biabiany, nel finale si sacrifica nel ruolo di mezzala. Acciaccato Gervinho. Inglese è un falco in area di rigore milanista, pronto a insaccare da calcio d’angolo.

ROMA INTER: Parte bene la Roma, ma passa l’Inter: giallorossi costretti sempre ad inseguire. Reattivo Olsen al rientro; cuore giallorosso Florenzi, il palo gli nega la gioia personale, instancabile. Caccia bombardiere Kolarov, la Roma non può fare a meno di lui. Fa danni Santon, tutti i pericoli neroazzurri arrivano dalla sua parte. Solidità in mezzo con Nzonzi; Zaniolo mostra all’Inter quanto sia grave l’errore commesso nel cederlo, futuro campione. Lampo di Under in una partita anonima per il turco. Schick parte bene, poi si spegne, incompiuto. Nell’Inter D’Ambrosio fa sfracelli sulla corsia di destra, piede caldo, impeccabile nel servire i compagni. Ancora lontano dalla migliore condizione Perisic, fra le nuvole. Joao Mario è più che un alternativa per Spalletti, tatticamente perfetto. Prima o poi la mette dentro, Maurito Icardi è una certezza. I centrali difensivi neroazzurri non giocano la loro miglior partita, De Vrij e Skriniar soffrono il talento di Zaniolo.

SAMP BOLOGNA: Vince e convince la Samp davanti al proprio pubblico. Nel giro palla difensivo l’unico in difficoltà è Bereszynski, più quantità che qualità. Acerbo Vieira, Praet alla prima gioia stagionale, festeggia il prolungamento del contratto. Sempre attivo Linetty, superlativo Ramirez per il pressing portato sugli avversari e per la concretezza sotto porta. Caprari è imprendibile, fa ciò che vuole, assist-man. Capitan Quagliarella in splendida forma, timbra una doppietta d’autore. Nel Bologna da rivedere il pacchetto arretrato, giro palla inesistente, troppe palle perse davanti a uno sbigottito Skorupski. Propositivo Mattiello, pasticcione Krejci, imbarazzante Pulgar. Cuore rossoblù Poli che segna contro la sua ex squadra, uno dei migliori insieme a Svanberg. El ropero Santnder fa a sportellate, ma trova sempre preparati i difensori blucerchiati e pure Audero. Evanescente Falcinelli.

SASSUOLO UDINESE: Il Sassuolo attacca, l’Udinese si difende, risultato? 0A0. Praticamente mai impegnato Consigli se non all’83esimo con un tiro da fuori. Poca tranquillità per Ferrari, bene a destra Lirola con le sue scorribande, male invece sul fronte opposto Rogerio che pasticcia su ogni pallone. Sensi svolge il compitino a centrocampo, Berardi ci prova da tutte le posizioni, si fida troppo del suo sinistro. Opaco Di Francesco; tutto fumo e niente arrosto per Babacar. L’Udinese rinuncia praticamente a giocare, Troost-Ekong sempre preciso nelle chiusure, attento Stryger Larsen, roccioso Nuytinck. Pacchetto difensivo schermato dal conquistatore di palloni per eccellenza Behrami; Ter Avest sempre in copertura. Fofana non si spinge mai in avanti, De Paul stavolta non tira fuori il coniglio dal cilindro, Pussetto si dà da fare in avanti, ma è troppo isolato.

SPAL EMPOLI: In avvio subito molte occasioni per l’Empoli, ma a passare in vantaggio è la Spal, bravo Schiattarella, play basso oggi, a pescare il mattatore di giornata e migliore in campo Kurtic, la sua assenza nelle precedenti partite è pesata e come, doppietta decisiva. In difesa i biancoazzurri fanno acqua da tutte le parti, Cionek folle col tackle a centrocampo che vale il rosso diretto, Felipe sbaglia troppe scelte, Vicari insicuro. La speranza spallina risiede al solito sull’instancabile Lazzari, sgroppata e assist da fondo per l’incornata del compagno, magic. In avanti si danno poco da fare Antenucci e Petagna. Prodigioso Gomis. Parte forte La Gumina, poi si spegne; concreto Caputo, doppietta negata da Gomis. Con la magia da fuori Krunic, moto perpetuo Traorè, qualche dittenzione di troppo per Silvestre e Veseli. Buona regia di Bennacer. Prestazione di livello per Provedel. Zajc dalla panchina aggiunge un po' di brio nel finale.

TORINO GENOA: Il Toro vince in casa con non poche difficoltà. Praticamente in 11 contro 10 per tutta la partita va sotto, ma la ribalta in 5 minuti. Salgono le quotazioni di Ansaldi, ha aggiunto qualità e concretezza sulla sinistra. N’Koulou stavolta non è impeccabile, in palla Djidji, Meitè a tutto campo, regista e interditore. Solita grinta per El Generale Rincon, recupera l’impossibile. Insidioso Iago Falque, lavora per la squadra Belotti, col brivido dagli 11 metri. Evidentemente Zaza rende meno quando parte dall’inizio, impacciato. Pronti via rosso per Romulo, il brasiliano compromette la partita del Grifone e quella di Piatek che viene sostituito per un modesto Gunter. Bessa si perde in mezzo al campo, nervoso; Kouamè regge da solo il reparto offensivo, fa sognare i suoi con il gol del momentaneo 1a0. Fuori condizione Sandro, sempre in affanno, causa il rigore del sorpasso Toro. Felino Radu.


News Correlate