Fantacalcio, la storia del più bel gioco al mondo

C’è un momento sacro per ogni persona sulla faccia della terra, in particolar modo in Italia. Un momento in cui tutti si riuniscono e si stringono più forte che mai, ovvero quello dell’asta del fantacalcio. Un evento che accomuna milioni di fantallenatori in giro per il Bel Paese e che è frutto di strategia, intuito e anche un pizzico di fortuna. La fase successiva alla chiusura del campionato, infatti, serve a tutti i prodi giocatori del fantacalcio per capire su quale giocatore puntare per la prossima stagione e, nel bel mezzo del sole torrido, sotto l’ombrellone, si prepara la lista dei propri obiettivi, non tralasciando fuori quelli della propria squadra del cuore. Sono intense le giornate di studio: i nuovi acquisti, i possibili titolari, i rigoristi, i difensori più prolifici, i centrocampisti col vizio del gol e ovviamente i soliti noti. Una cosa è certa il fantacalcio crea legami e, soprattutto, fortifica amicizie decennali. Ed è proprio questo, probabilmente, l’aspetto che lo rende speciale ai nostri occhi. La portata di questo gioco ha fatto si che uscissero fuori anche i migliori siti di scommesse sul fantacalcio. C’è, però, una domanda che in molti si sono posti e ancora non ha ottenuto una grandissima risposta: Ma chi ha inventato il fantacalcio?

Riccardo Albini, l’ideatore del Fantacalcio

In pochi conoscono la storia di uno dei giochi più amati dagli italiani, che ha spinto molti, nell’era dei social, a contattare il proprio bomber in squadra chiedendogli di segnare per vincere la partita contro un altro fantallenatore. La storia parte da lontano, verso la fine degli anni ’80. Il tutto ebbe inizio in un bar del centro di Milano, dove Riccardo Albini, giornalista e papà del fantacalcio, trascorreva gran parte del suo tempo. Su uno di quei tavolini è nato uno dei giochi più belli degli ultimi tempi. Con l’obiettivo di colmare la voglia di tutti i tifosi di essere allenatori, dandogli l’opportunità di diventare allenatori.

Il Fantacalcio nasce nel giugno 1988, alla vigilia dei campionati Europei, basato su una struttura di regole studiate per diversi anni e in gran parte mutuate dai fantasy game statunitensi. Riccardo Albini dirigeva una rivista chiamata “Videogiochi” e si recava in America un paio di volte l’anno per lavoro. Un giorno la sua attenzione cadde in un manuale chiamato Fantasy Football. Detto in poche parole un fantacalcio legato al football americano con valutazioni dei singoli atleti in base alle statistiche elaborate al termine di ogni gara.

Con lui, su quei tavoli del bar “Goccia d’oro” c’erano sette amici, con cui iniziò il primo fantacalcio. Dopo due anni, il “boom”: dal bar milanese a un successo pazzesco. Ci fu la grandiosa idea di pubblicare un libro dove venivano spiegate le regole del gioco. Lo stesso Albini, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ha dichiarato: “Era il 1990. Vennero stampate 10mila copie e ne vendemmo un quarto. A livello editoriale fu un bagno di sangue ma i numeri parlano chiaro: quell’anno circa 15mila persone divennero fantallenatori”.

Un grosso contributo alla popolarità del gioco fu dato dalla collaborazione col quotidiano La Gazzetta dello Sport che, a partire dall'estate 1994, ospitò il gioco sulle sue pagine fornendo le votazioni per calcolare i punteggi delle fantasquadre. L'iniziativa fu un grosso successo editoriale: inizialmente era ipotizzata una partecipazione di circa 10.000 partecipanti ma, nel corso dell'anno, furono raggiunti 70.000 iscritti.

Il fantacalcio è molto diffuso sul web in tutte le sue varianti. In Italia è un marchio registrato di proprietà dal 2017 di Quadronica Srl.

La nota enciclopedia mondiale, Wikipedia, ha dato una definizione a questo gioco, scrivendo: “Il fantacalcio è un gioco fantasport sul calcio, consistente nell'organizzare e gestire squadre virtuali formate da calciatori reali, scelti fra quelli che giocano il torneo cui il gioco si riferisce (ad esempio Serie A, UEFA Champions League, Mondiale, Europeo). In Italia è ormai un fenomeno di massa, si è stimato che in Italia i fantallenatori siano poco più di 6 milioni (più dei 4 milioni che “praticano” calcio)”. Sempre il noto sito afferma come ne esista anche uno a livello europeo: “A livello europeo vi sono due fantacalcio gestiti dalla UEFA, legati alle due maggiori competizioni continentali per club, la UEFA Champions League (Uefa Champions League Fantasy Football Game) e la UEFA Europa League (UEFA Europa League Fantasy Football Game). In entrambe le regole sono simili a quella della Fantasy Premier League, salvo per il fatto che i portieri delle squadre che non subiscono reti ricevono 2 punti e non 4, non esistono i bonus e i trasferimenti costano 2 punti per giocatore dopo il primo”.

 

Quali sono le regole?

Obiettivo, ovviamente, è quello di vincere le partite e di conseguenza il torneo. La squadra che ottiene più punti vince il “fantascudetto”. La giornata di gioco va di pari passo con quella della Serie A e i punti finali si basano sulla prestazione degli undici in campo, conditi da bonus e malus. Il punteggio è la somma dei voti ottenuti dai giocatori più relative aggiunte.  La rosa di ciascuna fantasquadra è composta da regolamento da 25 calciatori, benché in numerose varianti sia concesso un numero di giocatori diverso: 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti, 6 attaccanti.

La tabella di conversione in gol dei punteggi ottenuti dalla somma di voti e bonus/malus è storicamente la seguente: Meno di 66 punti: 0 gol; Da 66 a 71.5 punti: 1 gol; Da 72 a 77.5 punti: 2 gol; Da 78 a 83.5 punti: 3 gol; Da 84 a 89.5 punti: 4 gol; Da 90 a 95.5 punti: 5 gol; Da 96 a 101.5 punti: 6 gol; E così via ogni 6 punti un gol.

Al momento dell’asta, ogni allenatore, avrà a disposizione un quantitativo di crediti, chiamati anche fantamilioni, da poter spendere per i propri acquisti, sempre rispettando la disposizione di ogni ruolo. La formazione dovrà essere comunicata a seconda dei regolamenti o entro l'inizio della prima partita in programma nella giornata o trenta minuti prima di tale orario. Nel caso in cui la formazione non venga inserita prima del termine stabilito, diverrà attiva la formazione schierata nella giornata precedente, senza alcuna penalizzazione.