Rebic è il rinforzo per il il 4-3-3 di Giampaolo, quanti bonus ci aspettiamo?

Sul gong di mercato il Milan piazza l'attesissimo colpo di mercato nel reparto offensivo. Non è arrivato il tanto acclamato Angel Correa dell'Atletico Madrid, un investimento dichiarato da 50 milioni di euro.

L'operazione di mercato di inizio settembre è cambiata invece nello scambio di prestiti con diritto di riscatto con l'Eintracht Francoforte: Andre Silva, dopo aver giocato inaspettatamente nella vittoria casalinga sul Brescia, vola in Germania, mentre arriva a Milano il croato classe 1993 Ante Rebic, vecchia conoscenza della serie A italiana.

La Fiorentina lo prelevò dalla RNK Spalato (54 presenze 16 gol), ma qui non ebbe molta fortuna, raccogliendo pochissime presenze. Venne ceduto in prestito per qualche mese anche a Lipsia e Verona, ma senza mai esplodere e giocare regolarmente. Quando la sua carriera sembrava potesse prendere una piega spiacevole, l'Eintracht nel luglio 2016 decide di investire sul talento croato, e qui raccoglie in 3 stagioni 25 gol in 100 presenze, diventando un titolare anche della Nazionale maggiore vice-campione del Mondo nel 2018.

COLLOCAZIONE TATTICA E VALUTAZIONE FANTACALCIO

Rebic è un giocatore forte fisicamente, calcisticamente aggressivo e veloce nei movimenti, che può giocare in svariati ruoli nel reparto offensivo. Predilige il ruolo di seconda punta o esterno offensivo, quindi molto adattabile all'incertezza del modulo che adotterà Mister Giampaolo. Sì, perchè ancora non è ben chiara la disposizione dei tre giocatori offensivi rossoneri. Giampaolo crede molto nel 4-3-1-2 che ha portato la Sampdoria ad essere una piacevole realtà in serie A, però occorrono gli interpreti giusti.

Con Piatek che in un attacco a due fatica tanto ad integrarsi, con Suso che non si trova molto a suo agio da trequartista, amando giocare più esternamente per poi rientrare sul piede forte, Leao ancora oggetto misterioso, probabilmente il 4-3-3 sarà il prossimo modulo del Milan, almeno per settembre. Rebic potrebbe essere la giusta pedina per affiancare il polacco e lo spagnolo nel tridente rossonero: sulla carta titolare, non è sicuramente un bomber di razza, ma la doppia cifra è raggiungibile, condita da qualche assist. Occhio però ai cartellini, dovuti al suo continuo pressing e interventi spesso scomposti.


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