Bonucci&Rodriguez, spese top all'asta ma il rendimento?

Leonardo Bonucci, l'acquisto rossonero più costoso insieme ad Andrè Silva, arrivato dalla Juventus con la patente del leader indiscusso e ricoperto d'oro con un ingaggio elevatissimo. Il suo inserimento, fino a questo momento, non è stato dei più facili. Prima la questione della maglia numero 19 contesa con Kessiè, poi le prestazioni non impeccabili sul campo.

Si è passati dalla prestazione sicura di Crotone in un contesto facilitato dall'espulsione di Ceccherini dopo 3' e un avversario non eccelso, poi la prova incerta di San Siro contro il Cagliari dove avrebbe provocato un penalty e relativo rosso su Joao Pedro ma l'arbitro ha sorvolato. Infine, domenica, è naufragato con tutto il Milan, tra le prodezze di Immobile e una squadra slegata e incapace di mostrare un'idea tattica al cospetto di una Lazio arrembante.

E per il terzino sinistro? Fin qui un impatto senza infamia nè lode per Ricardo Rodriguez, ma niente a che vedere con quello che promettevano molti esperti in estate. Poca spinta e personalità, in un ruolo dove deve pensare anche (o forse più) a difendere.


Probabilmente il Milan doveva subire uno schiaffo di questo tipo per svegliarsi dalla sbornia estiva, fatta di proclami, video-presentazioni e entusiasmo dei tifosi. Cambiare tanto implica prove ed errori, non si improvvisa in Serie A. Montella adesso sta pensando di passare alla difesa a tre, sganciando Conti e Rodriguez al loro ruolo ideale di incursori e Bonucci tra Romagnoli e Musacchio, in una situazione tattica che conosce a memoria. Chi vivrà , vedrà.


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