Voti fantacalcio Serie A 30.a giornata: Hakimi sfonda, Vicario reattivo, riscatto Kulusevski. Milinkovic vola, Zapata e Vlahovic di forza

Soffre ma vince ancora l'Inter di Antonio Conte al San Siro contro un Cagliari arcigno,  trovando l'undicesima vittoria in 11 partite del girone di ritorno e ristabilendo le distanze con le inseguitrici. Ancora una volta, al termine di un match di grandissima fatica e sudore, anche se questa volta l'Inter per quasi 80 minuti macina gioco (anche una traversa da corner di de Vrij. oltre a due conclusioni da fuori pericolose con Sensi e Eriksen) ma non riesce a sfondare l'attenta difesa del Cagliari di Leonardo Semplici. Almeno fino a quando il neo entrati Hakimi, imbeccato da Lukaku, riesce a trovare lo spiraglio per servire Darmian che davanti alla porta, riesce a bucare l'ottimo Vicario trovando il colpo da tre punti. I rossoblu non mollano, nel finale spaventano gli avversari, ma alla fine devono capitolare.

 

La Juventus è subito protagonista e Perin è sotto pressione già dal primo minuto su tiro cross di Ronaldo e Infatti dopo pochi minuti  arriva la rete di Kulusevski che appena dentro l’area segna alla destra del portiere. Merito anche di Cuadrado che salta facilmente Rovella e appoggia per l’attaccante ex Parma. La reazione del Genoa ed è affidata all’unico che pare essere in campo ovvero Zappacosta il cui tiro è ribattuto. Il Genoa soffre e Il trio Ronaldo-Chiesa-Morata fa ciò che vuole. Al 19’ ancora Zappacosta di conquista una punizione per fallo di mano di Cuadrado che viene ammonito. Mano di poco fuori dall’area. Scamacca spara altissimo. La formazione di Ballardini subisce il raddoppio: errore di Radovanovic clamoroso, Chiesa gli ruba la palla, Perin respinge, Ronaldo prende il palo e sulla carambola segna Morata. 
 

La Juve sul 2-0 continua ad attaccare e sfiora più volte il tris con Perin che vola ovunque soprattutto su tiro di Rabiot.  Nel finale di tempo però Scamacca salta la difesa e Szczesny si supera e devia in angolo. Ballardini nella ripresa cambia: dentro Ghiglione per Biraschi e Pjaca per Behrami. Mossa che da i suoi frutti perché c’è subito un angolo sfruttato imperiosamente da Scamacca di testa. Poco dopo Pjaca prima impegna Szczesny e poi sull’azione seguente tira alto da buona posizione sfiorando il pareggio. Il match è apertissimo e stavolta è Ronaldo a far venire i brividi al Genoa calciando a lato della porta di Perin. La Juve sbaglia qualche contropiede e i genoa  resta ancora nel match. Pirlo cambia: ecco Dybala e McKennie. Al 70 però la svolta: McKennie appena entrato segna in ripartenza sul filo del fuorigioco su imbeccata di Danilo, nel finale Grifone in dieci per l'infortunio di Zappacosta a cambi finiti e Ronaldo che prova a segnare senza riuscirci.

 

Il primo tempo  tra Sampdoria e Napoli si apre subito con il brivido per i doriani. Cross di Politano dalla destra e tiro a colpo sicuro di Zielinski, il pallone colpito di controbalzo termina fuori. Il primo segnale che sarà una partita complicata per i blucerchiati. Nei primi venti minuti le due squadre si studiano, poi il Napoli sale in cattedra. La svolta arriva al 34' quando Fabian Ruiz, dopo un'azione tutta di prima, tira dal limite dell'area e trova l'angolino vincente dove Audero non può arrivare. Nel finale di primo tempo Politano ha la possibilità di radoppiare ma la sua deviazione su un cross rasoterra perfetto di Di Lorenzo termina a lato.

 

Nel secondo tempo il Napoli entra in campo più convinto e al 54' ha la possibilità di allungare sugli avversari. Ruiz tenta il sinistro piazzato a due passi da Audero che respinge, Insigne si fionda sul pallone ma trova ancora il miracolo di Audero a chiudere la porta. La Sampdoria cresce e nel giro di dieci minuti ha più occasioni per pareggiare. Quagliarella conclude un gran contropiede, ma il suo tiro diagonale è parato da Ospina. Due minuti più tarci ci prova Gabbiadini con il sinistro dal limite dell'area ma i portiere colombiano vola e devia il pallone in angolo. Al 74'  Thorsby trova la rete con un gran colpo di testa su calcio d'angolo. I blucerchiati esultano ma Valeri è richiamato al Var. L'arbitro annulla per una spinta del norvegese su Koulibaly.  L'episodio decisivo arriva all'84': Keita sbaglia un facile appoggio a centrocampo e il Napoli parte in contropiede. Osimhen con un gran diagonale trafigge Audero per il 2-0 finale che rilancia le ambizioni Champions dei partenopei.

 

yes Scopri i voti del turno domenicale della 30.a giornata di A 

 

Ancora una sconfitta in pieno recupero per il Verona di Juric. Nonostante una prestazione più che dignitosa, la Lazio la spunta all’ultimo respiro con Milinkovic – Savic. Prima occasione al 3′ per la Lazio: cross di Fares dalla sinistra, Luis Alberto fa la sponda per Milinkovic-Savic che sfiora il gol con un destro al volo che esce di pochissimo. Al 22′ la chance più nitida di tutto il primo tempo: Immobile sfrutta la giocata di Caicedo e colpisce in pieno il palo a Silvestri battuto. C’è spazio anche per il Verona: al 35′ tiro cross di Lazovic per Faraoni che, però, non arriva di un soffio sulla sfera graziando Reina. La Lazio passa in vantaggio al 2′ della ripresa con Caicedo, ma il gol viene annullato con l’ausilio del Var.  Sembra ormai scritto il pareggio ma nel finale proprio all’ultimo respiro grande giocata di Radu che crossa per Milinkovic-Savic. Il centrocampista, in torsione di testa, si avvita superando Silvestri e regalando alla Lazio 3 punti vitali 

 

ll Bologna parte bene contro la Roma e dopo soli 8’ di gioco sfiora il vantaggio con una conclusione di Palacio sporcata in angolo, mentre poco dopo è il colpo di testa di Svanberg a mettere in difficoltà la difesa giallorossa. Al 20’ paratona di Mirante sul tentativo di Soriano, mentre sull’angolo successivo Danilo non trova la rete da buona posizione: la Roma prova a replicare, ma con scarso successo, con il tentativo da fuori di Diawara che si spegne sui guantoni di Skorupski. Il primo tempo va però in archivio con la rete del vantaggio da parte della Roma: lancio lungo di Ibanez, male Danilo su Borja Mayoral con lo spagnolo che salta anche Skorupski e segna la rete dell’1- 0.

 

Ripresa al via con Borja Mayoral che ha l’occasionissima per raddoppiare, ma l’intervento di Soumaoro evita il 2 a 0: al 15', nel Bologna, entrano Sansone e  Orsolini (fuori Barrow e Skov Olsen), con anche De Silvestri che, a causa di un problema fisico, è costretto ad alzare bandiera bianca e a lasciare spazio ad Antov. Il Bologna aumenta, al 24’, il peso offensivo, gettando nella mischia anche Juwara e togliendo dal campo Svanberg: la squadra di Mihajlovic continua a non sfondare, e le nuove forze offensive inserite in campo da Fonseca (Mkhitaryan e Pellegrini su tutti) mettono paura alla difesa rossoblù. La Roma amministra e per i rossoblù si tratta della seconda sconfitta di fila, frutto come sempre di una fase offensiva che continua a non concretizzare.

 

Ha dovuto faticare molto più del previsto l’Atalanta, ma alla fine dal Franchi di Firenze ha strappato tre punti d’oro per la corsa Champions. E' stata una partita che i nerazzurri sembravano aver già vinto dopo i primi 45′, con la doppietta di Zapata (13′ e 40′) che aveva certificato il dominio tecnico e tattico degli uomini di Gasperini. Solo Dragowski era riuscito a impedire ai bergamaschi di andare all’intervallo con un vantaggio ben più ampio. Nella ripresa, invece, un risultato che sembrava scontato è tornato in bilico. Vlahovic ha prima riaperto il match (57′) e poi trovato la rete del 2-2 (67′), demolendo tutte le certezze dei nerazzurri che probabilmente pensavano di aver già messo in cassaforte i tre punti.  E' servito un calcio di rigore conquistato (per un fallo di mano netto di Martinez Quarta) e trasformato centralmente da Ilicic al 70′ per far tornare il risultato in favore dell’Atalanta. Gli uomini di Gasperini, una volta tornati avanti, hanno ripreso in mano le redini del gioco mettendo ancora sotto la Viola. Nel finale, tra l’83’ e l’85’, Pasalic e Zapata si sono letteralmente mangiati il gol del 4-2, lasciando il risultato in bilico fino all’ultimo secondo. Ma i nerazzurri reggono e piazzano un'altra zampata fondamentale per la classifica d'alta quota.


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