Serie A pronta a ripartire: sarà ancora questione tra Juve e Lazio per lo Scudetto?

La Serie A sembra essere pronta a ripartire. Dopo l’emergenza Coronavirus, infatti, le diverse parti in ballo si stanno confrontando per trovare la quadra e consentire al campionato di Serie A di ripartire in sicurezza. Partiamo dal Consiglio di Lega, che ha dato la propria indicazione per la ripartenza della stagione, confermando il weekend del 13 e 14 giugno come quello indicato per la ripresa del campionato, attraverso i quattro recuperi della venticinquesima giornata: Atalanta-Sassuolo, Hellas Verona-Cagliari, Inter-Sampdoria e Torino-Parma. E poi, a seguire, tutte le altre giornate di Serie A, con chiusura il 26 luglio. La Coppa Italia, almeno nelle intenzioni, dovrebbe essere un’appendice veloce, con semifinali il 28 e 29 luglio, e finale il 2 agosto.

La decisione definitiva verrà comunque concordata con il ministro dello Sport Spadafora, in occasione dell’incontro decisivo con Federcalcio e Lega, in programma giovedì alle 18.30. Tanto che il Consiglio ha deciso di riaggiornarsi, su questo tema, venerdì mattina. Sempre per venerdì è stata fissata l’Assemblea della stessa Lega. Mentre l'Aic ha organizzato per domani (mercoledì) alle 13.00 una riunione con i calciatori di Serie A.

Anche nel caso in cui alla fine si dovesse decidere che si dovrà riprendere con la Coppa Italia, i recuperi della venticinquesima giornata resterebbero le prime partite di campionato da giocare. Solo, slitterebbero di qualche giorno. Per quanto riguarda gli orari di inizio degli incontri, è emersa l’indicazione di confermare tre slot, con questi orari: 17, 19.15 e 21.30. Allargando il discorso, la sensazione sempre più netta è che stiano per arrivare due sì: quelli del Comitato Tecnico Scientifico al protocollo per le gare e del ministro per ricominciare la stagione.

Sarà ancora Juve – Lazio per lo scudetto?

Alla ripresa, come afferma il sito di scommesse sportive online www.starcasino.it, sarà ancora Juve-Lazio per la lotta scudetto. Dopo le cinque stagioni targate Massimiliano Allegri, terminate con altrettanti scudetti e due finali di Champions League perse, quest’anno la società bianconera ha deciso di voltare pagina e di affidare la panchina a Maurizio Sarri. Il tecnico toscano, dopo aver incantato nella sua esperienza a Napoli e aver vinto l’Europa League alla guida del Chelsea, ha quindi fatto ritorno in patria dalla porta principale e c’era enorme interesse nello scoprire se sarebbe riuscito a imporre il suo gioco anche in una squadra come la Juventus, che da sempre preferisce i risultati allo spettacolo.

Sebbene questa non sia ancora la Juventus di Sarri, in diverse occasioni i bianconeri hanno già fatto intravedere come potrebbero giocare in futuro e l’hanno fatto puntando tutto sul pressing alto e sul possesso palla in fase di costruzione di gioco. Grazie ai goal del solito Cristiano Ronaldo, sempre più determinante per tutto l’universo Juventus, e alle giocate di un rigenerato Paulo Dybala, dopo 26 gare la Vecchia Signora guida in solitaria la classifica.

Occhio alla Lazio. Lo scorso campionato, i biancocelesti avevano incontrato sul proprio percorso molte più difficoltà del previsto, concludendo la stagione al nono posto. Nonostante quel parziale fallimento, in estate il presidente Lotito e il direttore sportivo Tare avevano deciso di dare continuità al progetto tecnico e, dopo aver riconfermato Inzaghi, avevano avuto la forza di trattenere a Formello tutti i propri giocatori migliori puntellando altresì la rosa con giocatori estremamente funzionali allo stile di gioco del mister piacentino.

I frutti del lavoro di Inzaghi si sono visti sin da subito e sebbene l’inizio di campionato è stato caratterizzato da alti e bassi, i biancocelesti sono riusciti a invertire la rotta portandosi a ridosso del primo posto occupato dalla Juventus. Gran parte del merito dei risultati del club capitolino è sicuramente di Ciro Immobile, con il bomber campano che a quota 27 reti in 26 uscite è a caccia del record di 36 reti di Higuaín risalente ai tempi in cui l’argentino vestiva la maglia del Napoli.

E l’Inter? La squadra di Conte sembra un po’ più in difficoltà rispetto alle principali protagoniste. La ritrovata solidità difensiva, insieme ai tanti goal messi a segno da Romelu Lukaku e Lautaro Martínez, aveva dato nuovo entusiasmo a tutto l’ambiente e in casa Inter già si era tornati a parlare con convinzione di scudetto. Di colpo, tuttavia, vuoi per un po’ di stanchezza, vuoi per motivi strettamente tecnico-tattici, la macchina nerazzurra si è improvvisamente inceppata e le due sconfitte consecutive negli scontri diretti contro Juventus e Lazio hanno fortemente ridimensionato i piani societari, riportando di colpo tutto l’ambiente con i piedi per terra.

Con una partita da recuperare, l’Inter crede ancora nel sogno scudetto ma l’impressione è che almeno per quest’anno il titolo sia una questione a due tra Juventus e Lazio.


News Correlate