Ventura si prende il Chievo: modulo, stile di gioco e nuovi titolari

Poco prima dell'inaspettato cambio di panchina in casa Genoa, c'è stato un esonero inevitabile per il fanalino di coda della serie A Chievo Verona: dopo i tre punti di penalizzazione a causa delle plusvalenze fittizie, i veronesi sono ancora in negativo a -1, trovando solamente due pareggi con Roma ed Empoli alla 3a e 4a giornata, per poi continuare con 4 sconfitte di fila. Dopo un'iniziale trattativa con Iachini, il sostituto di D'Anna scelto dalla dirigenza del Chievo è stato Giampiero Ventura.

Il tecnico genovese, dopo aver girovagato molte squadre, è fermo dopo la sua ultima disastrosa esperienza da CT della Nazionale Italiana. Dopo il mancato accesso ai gironi del Mondiale di Russia, che non capitava da più di 50 anni agli Azzurri, era fermo in attesa di una nuova sfida, e l'occasione Chievo Verona non se l'è lasciata sfuggire. Per Mister Ventura questo incarico è un trampolino di "rilancio": dopo le ultime esperienze positive con Bari e Torino, raggiunse l'apice della sua carriera con la chiamata alla guida della Nazionale. Il passo dalle "stelle alle stalle" è breve: la Nazionale (probabilmente meno talentuosa di sempre) manca la qualificazione al Mondiale, anche a causa di una sua gestione discutibile della rosa e degli uomini da schierare in campo. Lui finisce nel vortice delle critiche e viene subito preso come capro espiatorio. L'allenatore settantenne non ci sta e vuole rialzarsi, accettando una sfida difficile ma non impossibile.

Ventura è famoso per il suo modulo apparentemente "spregiudicato", il 4-2-4, che chiaramente dovrà adattare alla realtà provinciale e alle valore oggettivo della rosa. Ottimi risultati con il Bari e ancor di più con il Torino, qualificandosi anche per l'Europa League. Un'opzione di gioco differente, ed al momento più realistica, è il 3-5-2, utilizzato anche in passato nelle sue squadre. Vediamo come può cambiare la formazione dei "mussi volanti", che necessita di una scossa per tentare una salvezza che al momento è molto lontana.

Sicuramente Sorrentino in porta rappresenta una certezza, e tale rimarrà anche con il nuovo allenatore. La difesa sarà il vero e proprio rebus: non sembra messa in dubbio la titolarità dell'esperto Rossettini, e neanche il navigato Tomovic sembra in discussione. In caso di difesa a 3 potremmo vedere il terzetto Rossettini-Tomovic e uno tra Bani (con D'Anna era scivolato in basso nelle gerarchie) e Barba, utilizzato spesso come terzino dall'ex mister. Cacciatore può aumentare in appeal fantacalcistico, in quanto con la difesa a tre, può giocare esterno di centrocampo, e quindi più incline a bonus. In caso di difesa a 4 invece Rossettini e Bani centrali (o Tomovic in alternativa), a sinistra Barba e a destra Cacciatore o Tomovic (oppure l'outsider Depaoli, che già con D'Anna ha trovato molto spazio, o l'accantonato Jaroszynski).

A centrocampo la coppia di centrali da cui ripartire è quella composta da Radovanovic, sinonimo di equilibrio e solidità, e Rigoni N., sempre titolare fino ad ora. In caso di centrocampo a tre, Radovanovic davanti alla difesa, e inserita come mezz'ala Hetemaj, mediano con il bonus nelle corde. Non dimentichiamoci dell'incontrista Obi, alle prese con un infortunio, prossimo al rientro. Sull'esterno (o all'occorrenza anche mezz'ala) agirà Giaccherini, che siamo sicuri trarrà vantaggio dal gioco maggiormente offensivo di Ventura. Sulla fascia, oltre ai già citati Cacciatore e Depaoli, troviamo anche Leris, classe 1998 che si è messo in luce in queste prime otto giornate, e Birsa, in caso si giochi con due punte di ruolo.

Reparto che più incuriosisce è l'attacco: certa pare la presenza del bomber Stepinski, in continua crescita, in difficoltà però ora, risente il momento no della squadra. Il maggiore indiziato per completare il reparto sembra Birsa, per una partenza più accorta, essendo un trequartista e non una punta pura. Chi guadagna punti è un ex pallino di Ventura, ossia Meggiorini, già allenato dal tecnico ai tempi del Bari e Torino: il trentatreenne attaccante fino ad ora è stato messo in secondo piano, ora potrebbe scalare le gerarchie e conquistare il posto da titolare. Chi non tramonterà mai è il sempreverde Pellissier, anche se fantacalcisticamente difficile da gestire, avrà sempre le sue occasioni soprattutto da subentrante, vedi gol con il Milan l'ultima giornata. Elementi fino ad ora poco utilizzati sono Djordjevic(ancora non in forma, solamente 159 minuti giocati per lui) e Pucciarelli, attaccante poco prolifico ma accantonato forse troppo precocemente dall'allenatore precedente, e che con Ventura può revitalizzarsi.


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