Arnautovic torna al gol: cosa non ha funzionato con Motta?

Dopo 189 giorni, l'attaccante del Bologna ARNAUTOVIC M. è tornato al gol, aprendo le danze nell' 1-5 contro la Cremonese.

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Andiamo con ordine, e percorriamo insieme una stagione da dimenticare per l'austriaco, fatta di numerosi infortuni muscolari ed un rapporto dicerto non rose e fiori con il tecnico Motta.

All'arrivo di quest'ultimo sulla panchina rossoblù, dopo l'esonero di Mihajlovic, l'ex Inter era già infortunato, o meglio dire già lungodegente. Ciò ha fatto sì che il mister costruisse una squadra senza avere un'bomber vero e proprio a cui affidare l'attacco, ottenendo, tra l'altro, ottimi risultati, facendo risalire il Bologna da una situazione molto difficile, che lo vedeva addirittura a ridosso della zona retrocessione. Molti, ipotizzavano, cosa sarebbe diventata la squadra col recupero del suo numero 9, e tanti, soprattutto i tifosi, si sfregavano le mani, al pensiero di vedere un team da sogno. Tutto ciò, però, non è avvenuto.

Arnautovic torna al gol: cosa non ha funzionato con Motta?

Quando l'attaccante venne fuori dallo stop, venne relegato in panchina dal tecnico, non concedendogli nemmeno uno scampolo di partita, e quando questo avvenne, l'attaccante tornò ai box, nuovamente per un lungo periodo. Le voci però su alcuni diverbi tra i due cominciavano a venir fuori dal centro di allenamento ed inevitabilmente, nelle menti dei più, cominciavano a riaffiorire i ricordi riguardanti il burrascoso rapporto con Nzola, attaccante dello Spezia, che finì ai margini della squadra, proprio per continui diverbi con il tecnico. Da tale episodio, si è capito, che Motta non ritiene nessuno indispensabile, se non ai fini della squadra, e che non ci sono prime donne da dover coccolare, non c'è nome o esperienza o numeri che tengano. Sei al pari di tutti. Lavoro e sacrificio, e poi si vede se sei titolare o meno. In sintesi, è questa la filosofia dell'allenatore felsineo, tra l'altro più volte sbandierata in conferenza, proprio parlando dell'argomento Arnautovic. Intanto la squadra gira, e scala posizioni in classifica con il bomber ancora fuori. 

Con il passare del tempo, Motta chiarisce una volta per tutte, che non c'è nulla di personale con il giocatore, e che le sue scelte sono dovute solo ed esclusivamente per il bene della squadra, e per i risultati ottenuti, nessuno poteva dargli torto, soprattutto quando il Bologna vinceva partite contro le squadre più blasonate. Tale teoria è stata confermata nelle ultime giornate, in cui Arnautovic prende parte ai match da titolare, ovviamnete non in forma brillantissima, ma di certo dentro la squadra. 

Ora il numero 9 vuole chiudere in bellezza la stagione, raggiungendo la doppia cifra (manca un gol), togliersi qualche soddisfazione personale, facendo gioire i fantallenatori e buttanndosi alle spalle un periodo davvero molto buio.

 


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