C'eravamo tanto amati, il ritorno di Felipe Anderson infiamma il "sarrismo"

Il secondo colpo messo a segno dai dirigenti laziali, capitatani da Igli Tare, è il ritorno del brasiliano Felipe Anderson alla corte del club del patron Claudio Lotito. Ufficializzato tre giorni fa attraverso i canali societari del West Ham, Felipe Anderson conclude così la sua avventura in Inghilterra con due stagioni passate oltremanica, dove ha collezionato 63 presenze condite da 10 gol e 8 assist con la maglia degli Hammers. L'ultima stagione ha militato invece tra le fila dei lusitani del Porto, esperienza però non felice dal punto di vista professionale, è infatti sceso in campo solo in 5 occasioni senza mai incidere.

Per il brasiliano si tratta di un ritorno nella capitale, sponda Lazio, dove ha già trascorso ben cinque anni della sua carriera, crescendo e imponendosi come calciatore, acquisendo notorietà in Italia e non solo. Con i biancocelesti è stato protagonista del ritorno in Europa con Simone Inzaghi, collezionando in totale, in 5 anni, 137 presenze, 25 gol e ben 30 assist per i compagni.

Fantasista che ama svariare su tutto il fronte d'attacco, Anderson è l'uomo perfetto per il gioco di Maurizio Sarri, che fa delle fasce laterali e dei cross il suo cavallo di battaglia, ciò lo dimostra il grande rendimento degli esterni protagonisti dell'11 del tecnico toscano, vedasi Callejon a Napoli. Nella prima amichevole effettuata dal club laziale, il calciatore ex West Ham è stato subito schierato da titolare nel classico 4-3-3 di Sarri, occupando il ruolo di esterno di destra, con Vedat Muriqi prima punta.

Al fantacalcio sarò sicuramente un'ottima occasione da sfruttare a centrocampo, vista la spiccata dote offensiva del brasiliano ma occhio a non spenderci troppo, l'unico fattore che potrebbe venire a mancare è, secondo noi, quello legato alla continuità, che sia il giocatore che la Lazio come squadra, non sempre possiedono, fateci un pensiero in sede d'asta.


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