Diawara è il nuovo regista giallorosso ma il mercato può ancora ribaltare le gerarchie di Fonseca

Il secondo volto nuovo degli campagna acquisti giallorossa (dopo l’arrivo di Leonardo Spinazzola) è quello del 21enne centrocampista guineano Amadou Diawara, che arriva dal Napoli per 21 milioni di euro e firma con la Roma un contratto quinquennale. Circa 2,2 milioni di euro a stagione con scadenza 2024 per un giocatore che la Roma seguiva da tempo, tanto è vero che già tre stagioni fa Roma e Napoli se lo contesero, ma l’allora giovanissimo Diawara scelse i partenopei. Diawara al Napoli non ha mai superato le 18 presenze stagionali in campionato, totalizzando così in tre anni 49 presenze ed una sola rete peraltro decisiva, l’8 aprile 2018 contro il Chievo al 93’. Si tratta al momento dell’unico goal messo a segno da Diawara in Serie A.

Diawara è il classico mediano che ha per idolo Yaya Touré e che trova la sua posizione ideale davanti alla difesa in un sistema di gioco che può variare dal 4-3-3 al 4-2-3-1 tanto caro a Fonseca, che lo ha esplicitamente richiesto. I due si incrociarono già in Champions League due stagioni fa, quando il neo tecnico giallorosso, all’epoca sulla panchina dello Shakhtar Donetsk, venne favorevolmente impressionato dalle doti di Diawara fatte di qualità e dinamismo. Diawara, oltre ad essere molto abile in fase di interdizione, pur con la sua giovane età si è sempre contraddistinto per il suo approccio alle partite e per la lucidità con la quale interpreta le azioni e le fa ripartire.

C’è però anche da considerare che è attualmente impegnato in Egitto con la maglia della nazionale guineana per la Coppa d’Africa, per cui sarà a disposizione di Fonseca solo per fine luglio. E nel frattempo, per forza di cose, il mercato della Roma resta in continua evoluzione per fornire al tecnico portoghese i profili giusti per il suo credo tattico. C’è da dire che molti tifosi giallorossi si sono infuriati dopo la chiusura della trattativa che ha portato una colonna difensiva come Manolas sulla sponda partenopea per poi veder fare il tragitto inverso a Diawara, che ha dalla sua la giovane età ma che, come segnalato precedentemente, ha giocato da titolare in Serie A solo una stagione, quella d’esordio col Bologna nel 2015-16.

Ma d’altro canto Diawara potrebbe inserirsi perfettamente negli ingranaggi di Fonseca, che pretende un bel gioco offensivo e ordinato e utilizza da sempre un 4-2-3-1 con trequartisti tecnici e abili negli inserimenti, terzini alti (in questo senso potrebbero risultare elementi chiave Florenzi e proprio il sopracitato Spinazzola, soprattutto in caso di partenza di Kolarov) e centrali di impostazione. Se il tecnico portoghese riuscisse a ripetere i lusinghieri risultati ottenuti fin qui in carriera soprattutto quando allenava lo Shakhtar (in 3 anni, 3 titoli nazionali, 3 coppe e una supercoppa), sicuramente i mugugni del popolo giallorosso potrebbero trasformarsi in giubilo. E magari diventerebbe noto più per le sue innegabili qualità che per la ormai celebre maschera di Zorro, con la quale Fonseca si presentò in sala stampa, per tener fede ad una promessa fatta ad un giornalista ucraino, dopo aver battuto il Manchester City per 2-1 il 6 dicembre 2017 ed essere approdato agli ottavi di finale di quella Champions League


News Correlate