MATCH REPORT 4.a giornata: a Genova si rivedono i bomber, De Paul outsider di lusso. Ronaldo c'è sempre, Icardi dove sei?

Inter-Parma: la banda Spalletti deve ritrovare i suoi uomini di spicco, con Perisic volenteroso ma nessuno pronto a seguirlo, Brozovic pascola in campo e lascia praterie nelle ripartenze, Dalbert non sfigura ma nemmeno incanta. Keita centravanti è una soluzione che continua a non convincere. Icardi? Tocca pochissimi palloni e palesa una forma ancora approssimativa, di sicuro tornerà il bomber che conosciamo ma la squadra non lo supporta a dovere. Nel Parma Gervinho è devastante, Iacoponi supera l’esame Siro a pieni voti. Sepe sempre coraggioso in uscita, Stulac sta acquisendo autorità in mezzo al campo e Inglese aiuta in tutte le fase quando la squadra soffre.

Napoli Fiorentina: l’evoluzione tattica di Insigne che gioca quasi da centravanti è l’indicazione più importante per il fantacalcio (bonus in crescita?), Milik da rifinitore è decisivo e Maksimovic soffre poco contro Chiesa e compagni. Occhio ai pali, Karnezis potrebbe giocare ancora al posto di Ospina in attesa di Meret. Zielinski attacca lo spazio come pochi, Simeone spento e Veretout non esordisce in stagione come ci si aspettava.

Frosinone-Sampdoria: i ciociari incapaci di reggere all’onda d’urto doriana e di costruire azioni offensive degne di nota. Si salva solo Molinaro mentre in difesa Brighenti prende un palo ma finisce per naufragare nella ripresa insieme ai compagni. Hallfredsson provoca un penaly ingenuo, Sportiello fa quel che può. La coppia Defrel-Quagliarella fa sognare la Nord come ai tempi di Vialli e Mancini, Barreto tra i più precisi e Caprari convince nelle vesti di trequartista. Colley da vice Tonelli ha pochi problemi ma va valutato in test più probanti.

Roma-Chievo: giallorossi a due volti, il faraone El Shaarawy segna il 6° gol in carriera su 7 match contro i clivensi, Cristante trova un gol scaccia-critiche dopo la brutta prova di San Siro. Florenzi in fascia spinge con continuità, male Kolarov che propizia il gol del pari ospite. Pellegrini è apparso spesso fuori posizione e macchinoso, Olsen si riscatta alla fine con un miracolo su Giaccherini. Stepinski è l’uomo in più di D’Anna, Birsa sembra tornato a splendere da trequartista e Sorrentino è l’ancora di salvezza al quale aggrapparsi nei momenti di maggiore pressione avversaria.

Genoa-Bologna: ancora zero gol e zero punti per Inzaghi in un match che il Genoa controlla e conquista con la rete del solito rapace Piatek, innescato da un ottimo Criscito. Bene Gunter all’esordio nel Grifone, anche Bessa non dispiace dietro le punte. Destro delude dal titolare, contro la sua ex squadra, Dzemaili non alza il livello e Palacio servirebbe come il pane.

Juventus-Sassuolo: partiamo dalla fine con Douglas Costa che perde le staffe e spunta a Di Francesco macchiando la giornata fantacalcistica dei suoi possessori con un votaccio, Dybala positivo dall’inizio e Ronaldo si sblocca come da tradizione alla quarta con l’aiuto di Ferrari che commette una ingenuità fantozziana. Emre Can debutta con ordine e ritmo, Betancur entra quasi con sufficienza. Boateng è un leone in gabbia, Babacar trova il 2-1 e dimostra che è indispensabile in area di rigore. Cancelo macina sulla fascia chilometri e i suoi cross taglienti sono sempre belli da vedere.

Udinese-Torino: dicevano che il bonus non era nella corde di Meitè, intanto ha già segnato più del Gallo Belotti e la sua conclusione improvvisa dimostra che la tecnica non è un optional. Iago si fa male e la sua gara dura meno di 20 minuti, De Silvestri ha gamba e sfiora il gol. De Paul sta sopperendo al periodo grigio di Lasagna con classe e spunti importanti, ma ancora per quanto? In porta Scuffet sembra avere scalato definitivamente le gerarchia a scapito di Musso. Piace Pussetto alla prima, Machis è avvisato.

Empoli-Lazio: biancocelesti che giocano e costruiscono palle-gol ma toscani sempre in partita, tanto che uno strepitoso Strakosha mura Acquah nel primo tempo e Caputo nell’ultima azione del match. Wallace sfiore il gol e si merita un’altra maglia da titolare, Parolo è intelligente nel seguire l’azione sul cross deviato di Lulic e il tocco sporco vale 3 punti pesantissimi. Immobile svagato, Milinkovic ci prova con qualche leziosimo. Correa prende il palo e presto spera di giocare anche da titolare. Rasmussen incerto per la categoria, Bennacer può dare certamente di più.

Cagliari-Milan: sardi che partono a razzo e con Joao Pedro, schierato a sorpresa dall’inizio, spaccano l’equilibrio dopo 4'. In occasione del gol non è immune da colpe Donnarumma, apparso molle nel tentativo di respinta dopo il palo di Pavoletti. Srna dimentica la carta d’indentità e dà filo da torcere a tutti, Barella prende un palo dalla distanza e gioca una gara notevole per intraprendenza e personalità, Bradaric si è preso la cattedra del 'Professore' Cigarini con la solita sicurezza nei passaggi. Suso soffre e Higuain glielo fa notare, Kessie conferma il suo inizio di stagione positivo lottando su tutti i palloni sporchi, propiziando di fatto la rete del pari definitivo del Pipita.

Spal-Atalanta: la seconda forza del torneo trova un bomber quasi inatteso, Petagna, che fa lo scherzetto al suo recente passato con due gol da autentico killer dell’area di rigore. Per uno che ha abituato i suoi possessori a una fase realizzativa poco numerosa, potrebbero aprirsi nuovi scenari futuri. Lazzari e perfino Fares fanno un figurone contro la difesa titolare di Gasperini, Schiattarella sempre più a suo agio davanti alla difesa, Felipe è già un leader silenzioso. Malissimo Rigoni dal 1’, l’ex Zenit non si vede e si fa pure male sullo scadere della prima frazione. Gomez e Zapata incapaci di dialogare, nemmeno Ilicic, che rientra dopo un mese, riesce a illuminare minimamente la scena.


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