Fiducia e classe, sta per scoccare l'ora di Fagioli alla Juve?

In Italia, per mano degli esperti, si è sempre criticato la cattiva gestione dei giovani, e il fatto di non puntarci per farli crescere, per il loro futuro e per il futuro della stessa Serie A e della Nazionale Italiana. Quest'anno però sembra che la rotta sia stata invertita. Si sta notando infatti, che in alcune squadre del campionato nostrano, molti tecnici di diverse squadre hanno lanciato nella mischia molti giovani, alcuni anche citati nei nostri articoli precedenti, come Bastoni difensore dell'Inter, che sembra sia diventanto un perno per Conte, e che sicuro meriterebbe anche un posto all'Europeo, per quello che sta facendo vedere.

 

Oltre a lui, però, bisogna soffermarci su un altro giovane ITALIANO, che ha esordito nel massimo campionato, ovvero parliamo di Nicolò Fagioli, centrocampista dell'Under23 della Juventus e stabilmente aggregato in prima squadra da Pirlo sin dall'inizio della stagione. Uno dei profili più seguiti dai tecnici, in precedenza anche Allegri lo segnalò e Pjanic lo definì il futuro. Non roba da poco insomma.

 

Caratteristiche e qualità che non sono passate inosservate nemmeno al nuovo tecnico dei bianconeri, Andrea Pirlo. Il tecnico sa come gestirlo, prima o poi, verso il finale di stagione, di sicuro qualche minuto per mettersi in mostra lo avrà, ora però è importante che lui cominci a scoprire il mondo professionistico e guardare i campioni giocare, per scrutarne i segreti, per 'rubare' il mestiere, come si suol dire. E'tanto giovane. Si dice che in allenamento con i big, sia molto coccolato, soprattutto da Cristiano Ronaldo, che avrà fiutato il talento, e che gli dispensa consigli per crescere, migliorare e restare con la testa sulle spalle. Quale miglior insegnante del portoghese, che ha basato la sua carriera sul lavoro quotidiano in maniera quasi ossessiva, con una dedizione scupolosa.

 

Stiamo parlando di un calciatore, che ha occupato tutte le zone del centrocampo, da trequartista, ad esterno a mediano. Nelle giovanili ha quasi sempre giocato sulla trequarti, ma in un'intervista recente ha dichiarato che si trova molto a suo agio in mediana, quando tocca molti palloni. Ed ecco allora che non poteva trovarsi maestro migliore. Davanti ai suoi occhi ogni domenica vede camminare, urlare e dare dritte ai suoi uomini, il più grande centrocampista italiano (e non solo) campione del mondo, ovvero il suo mister, che di quel ruolo e per l'appunto "il maestro", soprannome affibiatogli nel corso del tempo. Dunque stia comodo Fagioli, si faccia guidare, si faccia insegnare. Noi, appassionati di calcio, aspettiamo il suo sbocciare, sperando di poterlo ammirare in tutte le sue qualità, e finalmente di dare risalto ai giocatori della nostra nazione, che nel mondo hanno sempre ammirato e invidiato. Forza Nicolò, lavoro e disciplina.