Voti anticipi 32° turno fantacalcio Serie A: Floccari 'congela' lo scudetto Juve, Kean c'è. Finalmente Dzeko, Kessie di ghiaccio

L’ampio turnover di Allegri fa felice Semplici, che al Mazza con la sua Spall batte 2-1 i bianconeri e si ritrova a 36 punti in classifica, +8 sull’Empoli terzultimo. Scudetto al momento rimandato per la Juve, in attesa che il Napoli giochi domani a Verona. Al 30' arriva quasi inatteso il vantaggio bianconero: incursione di Cancelo, che parte dalla destra per poi accentrarsi al limite dell'area, conclude con un mezzo esterno che trova la deviazione decisiva dell'attaccante. Ripresa travolgente dei padroni di casa: Bonifazi pareggia subito di testa sul corner di Schiattarella, Floccari trova addirittura il vantaggio a un quarto d’ora dalla fine su servizio di Murgia.

Finale con tanti giovani per la Juve e tanti gialli per la Spal ma solo un tiro dalla distanza di Nicolussi spaventa Viviano. Sono tre punti pesantissimi per la SPAL in ottica salvezza, per la Juve uno stop indolore verso l'ennesimo titolo della sua storia. Kean non è più una sorpresa sotto rete, Gozzi non trema all'esordio, Kastanos e Dybala avulsi dal gioco, Cancelo tra i più attivi. Ottima prova per Cionek e Bonifazi nella Spal, sempre generoso Schiattarella in mezzo al campo, Floccari premia la scelta iniziale di Semplici con un gol che vale più di mezza salvezza.

Roma e Udinese, alle 18, si studiano a lunghi tratti e ne esce fuori un primo tempo senza emozioni, dove la squadra giallorossa non è mai realmente pericolosa ed in cui i pericoli maggiori li crea l’Udinese prima con Mandragora e poi con Lasagna. Nel secondo tempo si cambia registro e le squadre provano a giocarsela a viso aperto: dopo un paio di pericoli iniziali, con un tiro cross pericoloso di D’Alessandro ed un palo di De Maio, la Roma trova pericolosità sopratutto sulle palle in attive: prima con Cristante e Dzeko di testa su cui si supera Musso. Al 66′ poi El Shaarawy inventa un assist al bacio e Dzeko conclude: gol all’Olimpico dopo quasi un anno! 

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La reazione dell’Udinese è troppo timida per trovare il pari e la banda Ranieri amministra senza soffrire, cosa che raramente gli accade di recente. Infortunio per De Rossi nel finale come unica nota stonata ma i 3 punti arrivano e il 4° posto adesso è più vicino. Bene in chiusura Manolas e Fazio come ai bei tempi, anche Marcano si muove bene da terzino. Entrano bene in gara Pellegrini e Florenzi, Dzeko si ridesta e prende fiducia, giocate raffinate per El Shaarawy. Musso sempre attento, De Paul bene ma cala nettamente nella ripresa, Lasagna stavolta delude contro una big.

La Lazio, al San Siro contro il Milan, imposta la gara come fatto due settimane fa contro l’Inter, difesa nella propria metà campo e contropiede per sorprendere la difesa milanista. 
Correa inventa dopo pochi minuti, ma Reina è stupendo su Immobile che aveva calciato quasi a botta sicura. I rossoneri fanno la partita, le occasioni però le ha soprattutto la squadra di Inzaghi con Correa che sciupa l’assist di Immobile a pochi metri dalla porta di Reina. Dopo due situazioni pericolose in area biancoceleste con Suso e Piatek, nel finale di primo tempo Immobile viene fermato dal palo su un’invenzione di Luis Alberto.

La ripresa è molto più bloccata del primo tempo, la paura di perdere sembra prevalere sulla voglia di vincere la gara. Nel giro di un minuto Rocchi fischia due rigori ai rossoneri: il primo, inesistente, viene giustamente tolto dall’intervento del VAR (braccio attaccato al corpo di Acerbi). Sul secondo però è evidente l’ingenuità di Durmisi che stende Musacchio in area di rigore. Kessie dal dischetto spiazza perfettamente Strakosha e nel finale la Lazio spinge in maniera confusa, fino al contatto dubbio tra Rodriguez e Milinkovic che accende polemiche feroci e un accenno di rissa al fischio finale. Si chiude con il tiro a giro di Suso e il miracolo di Strakosha.

 Rossoneri che rinsaldano il 4° posto e provano a uscire dalla crisi. Immobile ancora una volta impreciso, Milinkovic Savic inespresso e Luis Alberto non si vede quasi mai. Correa tra i migliori, peccato per l'infortunio che lo lascia fuori nell'intervallo. Nel Milan bene Reina tra i pali,  Kessie lotta ed è freddo nel momento cruciale, Piatek crea poco ma non demerita, Borini in crescita.


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