Voti anticipi 30° turno fantacalcio Serie A: Lasagna indigesta, Piatek fa il suo. Kean senza paura, finalmente Bonu(s)cci!

Altra battuta a vuoto per il Milan non sa più vincere e frena ancora, stavolta a San Siro contro un avversario, l'Udinese, tutt'altro che irresistibile ma sicuramente in una serata in cui mette più voglia del Diavolo e sfiora perfino il colpaccio. Primo tempo noioso e senza occasioni ma Gattuso festeggia il gol di Piatek, che al 44' sfrutta al meglio un lavoro incredibile di Cutrone (controllo e assist al bacio per il Pistolero). Due occasioni in precedenza per i padroni di casa: per Paqueta dalla distanza e poi per Cutrone che dà forza al suo sinistro. Rossoneri anche sfortunati: prima Donnarumma (sostituito da Reina) e poi Paquetà (al suo posto Castillejo) sono costretti a lasciare il campo per infortunio. 

Nella ripresa il match non decolla e il Milan prova a gestire il vantaggio anche se le idee restano sempre confuse in fase di costruzione. Contropiede perfetto dei bianconeri al 65' : Fofana apparecchia per Lasagna, che da due passi insacca. Bianconeri che prendono coraggio prima sulla punizione-cross di De Paul arriva il colpo di testa a botta sicura di De Maio, che, tutto solo, non inquadra la porta e poi con Lasagna che si presenta a tu per tu con Reina ma spara sull'esterno della rete. Nel finale, all'86', grande occasione per Castillejo, che ha sul mancino il pallone del 2-1 ma spara tra i guantoni di Musso. 
Si chiude con De Paul che scatta in contropiede nell'ultima azione vera del match e la provvidenziale chiusura di Calhanoglu, in ripiegamento difensivo, che evita il tracollo.

L'intesa tra Cutrone e Piatek funziona solo in parte, Biglia deludente in regia e anche Bakayoko appare involuto. Castillejo entra e perde spesso contrasti nella fase calda del match. Tra i friulani Samir è apparso arrugginito dopo un lungo stop, De Paul inventa giocate non banali e Fofana è una forza della natura. Okaka mette peso decisivo per far salire la squadra e Lasagna è cinico come spesso gli accade a San Siro, Behrami riduce tutti gli spazi fino all'infortunio.

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Inizio di personalità della Juventus a Cagliari, nonostante le numerose assenze, che prende il campo e ci prova con Caceres, bravo Cragno. Al minuto 22, è bravissimo Bonucci ad inserirsi e sorprendere la difesa del Cagliari con un bel colpo di testa sul corner di Bernardeschi. I campioni d'Italia crescono e con Matuidi vanno vicini al 2-0 ancora di testa. Ci prova Joao Pedro a rendersi pericoloso ma il risultato non cambia nel primo tempo.

Nella ripresa crescono Pjanic ed Emre Can impressionanti nella ripresa. Ci prova Kean che si muove bene tra i due centrali senza riuscire a battere Cragno. Grande occasione per Pavoletti che di testa da buona posizione mette a lato. Il Cagliari ci prova nel finale e mette pressione mentre Kean non riesce a battere Cragno a tu per tu. Arriva infine il gol-sicurezza per la banda Allegri: grande azione di Emre Can che apre per Bentancur, cross basso per Kean puntualissimo al raddoppio dopo una serata con sfida personale con Cragno. Juve vicinissima al suo ottavo scudetto consecutivo, Cagliari che deve aspettare per chiudere il discorso salvezza.

Bene Caceres in difesa, oltre al solito Bonucci, Pjanic sempre fluido e Emre Can è un jolly a tutto campo. Kean è sempre pronto in area, tra i sardi Cragno non si discute, Barella ben contenuto e Pavoletti non trova spazi, scarso anche l'apporto di Birsa da subentrato.


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