Voti fantacalcio Serie A 29.a giornata: buio Olsen, luce Milik. Panterone show a Parma, la corsa di Destro, Handanovic fenomeno

Nel match dell'ora di pranzo il Parma, contro l'Atalanta, passa avanti al 9': Pasalic perde un pallone sanguinoso con un contrasto con Scozzarella, il pallone finisce a Gervinho che si invola verso la porta e batte Gollini. Dopo pochi minuti Freuler trova un gran corridoio per Zapata, che calcia con potenza ma Sepe compie una gran parata. Al 25' Pasalic trova il modo di farsi perdonare: ottimo assist di Gomez, il tempo dell'inserimento del croato è perfetto, salta Bastoni e batte Sepe. Gara giocata a ritmi elevati, altre due chance per Hateboer in spaccata, che costringe Sepe alla parata e poi sulla punizione precisa e potente di Bruno Alves che impregna Gollini. L'ultima occasione del primo tempo arriva con il contropiede fulmineo di Gervinho che serve sul filo del fuorigioco Ceravolo, ma Gollini nega il gol al centravanti calabrese.

Nella ripresa subito Atalanta pericoloso con Zapata che salta Sierralta, poi il cross del colombiano viene leggermente deviato, e Gomez spara alto da buonissima posizione. Al 70' D'Aversa perde pure Gervinho per un risetimento muscolare alla coscia e ridisegna la squadra con un 3-5-2. Ci prova sempre la Dea con l'ottimo traversone di RecaIlicic non
ci arriva, ma non arrivano neanche i difensori del Parma, sfera che arriva sui piedi di
Castagne, ma il belga in diagonale sfiora soltanto il palo.

Al 76' il gol atalantino arriva dopo tanta pressione offensiva: ancora una volta è Gomez a ispirare la manovra atalantina,  gran passaggio a liberare Castagne, che vede il movimento di Zapata, il quale taglia al centro e a porta sguarnita mette dentro. 

I ducali accusano il colpo con una squadra spuntata in campo, creando pochissimo e al 93' Atalanta vicinissima al gol del 3-1 con Freuler che mette davanti alla porta Gomez dopo un contropiede sanguinoso. A porta sguarnita, Gagliolo riesce a respingere il tiro a botta sicura dell'argentino. Ma un minuto dopo il gol arriva con la grande apertura per Gomez, il quale porta a spasso Sierralta e mette in mezzo un cross basso solo da spingere in porta per Zapata che chiude i giochi. Tra i ducali male la difesa con il rientrante Bastoni in maggiore difficoltà, Gervinho il migliore mentre Ceravolo sembra non trovare mai la posizione. Per l'Atalanta un Papu Gomez in grande spolvero, Zapata si accende e piazza una doppietta da centravanti vero, Pasalic riscatta l'errore iniziale, Gollini decisivo e gli esterni, marchio di fabbrica di Gasperini, sono sempre sul pezzo.

Il Napoli va subito in vantaggio all'Olimpico: Verdi serve Milik in profondità ed il polacco aggancia di tacco, si gira e segna da posizione impossibile. Azzurri subito padroni del campo e Roma in bambola, al 31' ghiotta chance per chiuderla con Mertens che accelera e serve al centro per l’inserimento di Verdi che però spara addosso ad Olsen. Al 36' annullato un gol a Milik che parte con un piede avanti sul passaggio di Mertens. Rigore per la Roma oltre i 2′ di recupero concessi nel primo tempo. Meret tocca Schick, il portiere nega ogni contatto ma il contatto appare evidente.Sul dischetto Perotti è glaciale e spiazza Meret per il pari.

Nella ripresa la banda Ancelotti chiude subito il match in meno di 10'. Primo tiro di Mertens rimpallato, Callejon dal fondo prende il pallone e mette al centro rasoterra. Olsen pasticcia bucando la respinta bassa e sul secondo palo il belga insacca da due passi. Al 54' palla in mezzo da sinistra per Verdi dopo un contropiede in supoeriorità numerica, l'ex Bologna a centro area controlla di destro e segna di sinistro. Gara che ha poco da dire con i giallorossi in evidente difficoltà e Milik su punizione impegna Olsen. Entra Zaniolo, esce Mertens per infortunio. Al 73' Meret respinge la botta di Cristante, palla volante a Nzonzi che da due metri di testa colpisce clamorosamente la traversa. All'81 arriva anche il poker partenopeo: primo tiro ravvicinato respinto del neo entrato Younes, poi dribbling su Manolas ed è rete del tedesco. Prova collettiva del Napoli da urlo, Milik e Mertens sugli scudi,  Fabian Ruiz solito condottiero in mezzo al campo, Koulibaly annulla Dzeko.. Callejon in fascia spadroneggia, Santon annaspa e Kolarov è sempre impreciso. Olsen ancora in vena di regali, Perotti è l'unico che cerca di combinare qualcosa in avanti.

Il Frosinone perde per l'ennesima volta in casa nelo spareggio contro la Spal, dicendo quasi addio alla speranza di salvarsi. Al 13' ospiti avanti con Vicari che insacca di testa su cross da calcio d'angolo di Kurtic. Al 26' grande occasione per Ciofani, che da distanza ravvicinata spara addosso a Viviano che gli chiude lo specchio. Al 36' Sammarco tira un bolide e la palla si stampa sul palo, Viviano sarebbe stato battuto. Nella ripresa gara che vive di poche emozioni, nonostante Baroni passi al 4-2-3-1 con Pinamonti, Ciano e Paganini dietro Daniel Ciofani. Nel finale Ciofani, nell'ultima occasione, tira a botta sicura ma la traversa gli dice di no. Tra i ciociari prestazione attenta per Salamon, Viviani prima di farsi male perde tanti palloni, Sammarco entra e ci mette tanta grinta sfiorando il gol, Ciofani poco cinico sotto rete. Viviano fenomenale, Vicari firma un gol pesantissimo. Steccano Antenucci e Petagna.
 

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Avvio shock del Torino a Firenze, che resta negli spogliatoi nei primi dieci minuti: al 3′ Benassi fa partire un tiro potente dal limite, risponde Sirigu. Poi è ancora Sirigu a tenere a galla i granata su colpo di testa di Simeone da dentro l’area di rigore. La Fiorentina attacca e alla fine trova il gol: al 7′ Simeone si invola a tu per tu contro Sirigu, lo scarta e appoggia in porta la rete del vantaggio viola, nell'occasione Ansaldi sale in ritardo tenendo in gioco il Cholito. Il Torino cresce e al 33′ trova il gol del pari: staffilata imprendibile di Baselli che batte Lafont con una conclusione che finisce sotto l’incrocio su assist volante di Iago Falque. Viola che potrebbero trovare il vantaggio a fine primo tempo ma Sirigu è miracoloso prima su Simeone in uscita e poi su Benassi.

Nella ripresa ritmi decisamente più bassi e l'unica occasione granata arriva su un tiro da centrocampo di Ansaldi, che per poco non sorprende Lafont. Entra Zaza per l'infortunato Iago Falque. Nel finale ancora decisivo Sirigu, attento sugli spunti dei talenti della Primavera della Fiorentina Vlahovic e Montiel. Un pari finale che non serve a nessuno e rischia di regalare un finale anonimo soprattutto alla squadra di Pioli, adesso al nono posto.

Male Ansaldi e Zaza che entra in modo quasi irritante, Belotti non regala grossi spunti e alla fine Sirigu deve superarsi per evitare la sconfitta. Baselli carbura col passare dei minuti e delizia dalla distanza. Muriel bravo in assistenza meno in conclusione, Gerson troppo statico. Simeone pimpante ma poteva deciderla nel finale, Milenkovic da centrale rende meglio. Spunti interessanti dai baby Vlahovic e Montiel che non demeritano quando chiamati in causa.

Il Bologna si toglie dagli ultimi tre posti in classifica dopo 4 mesi, e lo fa con una vittoria al cardiopalma contro il Sassuolo. I neroverdi trovano ala rete al 14’ con Babacar su centro di Bourabia, ma l’attaccante era partito da posizione di offside che non sfugge al Var. Esce alla distanza il Bologna prima con una botta di Dzemaili respinta da Consigli, poi Orsolini sulla ribattuta mette a lato. Nel finale di tempo la squadra di Mihajlovic sfiora il vantaggio sulla punizione di Orsolini smanacciata da Consigli, inteviene sulla ribattuta Palacio trova ancora il portiere mentre il terzo tentativo, sempre dell’ex Atalanta e Juve, finisce a lato di poco.

Nella ripresa non succede molto fino al 65’, quando Orsolini con un diagonale destro trova il salvataggio sulla linea di Lirola. Ma poco dopo, una sciocchezza di Babacar su un campanile in area neroverde porta Guida a fischiare rigore per un evidente fallo di mano. Pulgar dal dischetto incrocia l'1-0, poi Palacio spreca davanti a Consigli non angolando la conclusione. Al 92' arriva la beffa con Boga che, su un tiro rimpallato di Babacar, trova il pari, confermato anche con il controllo Var. Entra Destro al 91’ e, sull’ultimo corner di Orsolini il numero 22 trova la zuccata vincente che vale 3 punti di platino nella corsa salvezza. Buona la spinta di Dijks, Poli e Dzemaili in mezzo si fanno sentire, Palacio spreca ma gioca con grande senso tattico, Pulgar e Destro subentrano e sono le mosse vincenti di Mihajlovic. Nel Sassuolo bene Consigli e Demiral, male Babacar che procura anche il rigore dell'1-0, inesistente l'apporto di Di Francesco, Boga si conferma in ottima forma.

L'Inter parte bene contro la Lazio e al 9' sul corner calciato sul primo palo, Perisic fa velo che sorprende Strakosha che respinge sui piedi di Skriniar che a porta vuota spara alto.
Passano 3' e arriva la doccia gelata per la banda Spalletti: Milinkovic-Savic riceve palla sul secondo palo sul cross pennellato da Luis Alberto, salta su Brozovic e la mette dentro.

Lazio che arretra ma in ripartenza sempre molto pericolosa, al 28' sul lungo rinvio di StrakoshaMilinkovic-Savic supera Skriniar ma è bravo Handanovic ad uscire a terra al limite dell'area. Al 41' prodezza di Handanovic su Bastos che impatta di testa da pochi passi su una punizione dalla trequarti, si chiude con Keita che riceve in area ma non angola e il tiro è respinto da Strakosha e Luis Alberto che ci prova a giro da limite ma Handanovic non si fa sorprendere.
 

Avvio di ripresa aggressivo da parte dei nerazzurri che chiudono la Lazio nella propria metà campo ma al 55' è ancora strepitoso Handanovic che si supera prima su Caicedo lanciato a rete e poi anticipa Immobile da terra. Politano ci prova spesso da fuori ma non trova mai la porta, Perisic e il neo entrato Candreva non mettono mai un cross preciso e all'86' sul traversone di Asamoah, Vecino si lancia sul pallone ma non ci arriva per pochissimo. Nemmeno l'entrata di Nainggolan scuote i nerazzurri che attaccano a testa bassa ma la Lazio soffre e regge fino alla fine conquistando un successo fondamentale in ottica Champions. Si salvano solo Handanovic e Asamoah tra i padroni di casa, Vecino è spento e Borja gioca a ritrmi troppo bassi. D'Ambrosio lotta, Politano non è quello del derby. Keita fa la punta ma non demerita nemmeno troppo in questo ruolo. Nella Lazio Immobile e Milinkovic leader assoluti, Luis Alberto gioca con grande intuito, Leiva dominatore. Acerbi svetta ma senza un centravanti vero da marcare ha vita facile, Caicedo ha il demerito di non chiuderla a inizio ripresa.


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