Voti anticipi fantacalcio Serie A 29.a giornata: Musso spaziale, Pussetto ovunque. Kean la spacca, incubo Gigio

L'Udinese parte forte contro il Genoa e al 4' trova il vantaggio: ripartenza a tutto campo, con passaggi precisi con Pussetto sulla destra che apre per De Paul a sinistra, Fofana riceve in area sulla destra, assist in mezzo per il solitario Okaka, che la mette dentro da due passi.

Gli ospiti prendono campo ma l'Udinese difende bene, pericoloso Radovanovic con un siluro dai 30 metri e con un colpo di testa non raccolto in area da Kouamè. Ci sarebbe un rigore su Okaka (fallo di Radu in uscita) ma c'è un fuorigioco ad inizio azione che annulla la decisione di Pairetto. Poi la squadra di Tudor prende coraggio ed è pericolosa nelle ripartenze prima con Okaka di testa su cross di De Paul e poi con Zeegelar, successivamente ingenuo a concedere una punizione dal limite al Grifone, non sfruttata da capitan Criscito. La prima frazioe si chiude con il terzo tempo di Pussetto che non impatta bene un cross di De Paul e manda alto e con Kouamè che supera Musso in uscita ma perde l'attimo e l'azione sfuma. Ben 6 gli ammoniti nel primo tempo: Criscito, da una parte, Sandro e Larsen dall'altra, erano diffidati e salteranno il turno infrasettimanale.

Nella ripresa entrano Pandev e Bessa e Prandelli prova ad aumentare la pressione offensiva ma al 57' Udinese pericolosa: grande azione di Pussetto sulla fascia destra (superato facilmente Criscito, già ammonito), poi l'assist in mezzo per De Paul e conclusione alta da parte del capitano dell'Udinese. Al 61' arriva il 2-0 con un tiro quasi a "foglia morta" di Mandragora dal limite che si insacca a fil di palo e scaccia le paure.

Al 73' sinistro di Pussetto da posizione ravvicinata, su errore di Radovanovic, pallone del 3-0 gettato alle ortiche. Poi entra Lasagna per Okaka e al minuto 81 Lasagna ruba la palla su erroraccio di Pereira ma a tu per tu con Radu si fa fermare dal portiere rumeno.. Ancora Lasagna vicino al 3-0 all'88': grande scatto su servizio di De Paul, va in anticipo su Zukanovic e calcia in porta, col pallone che però termina a lato in diagonale di pochissimo.

Poco dopo è bravo e fortunato Musso su un doppio tiro del Genoa: prima con la spalla manda il pallone sulla traversa, poi para con un intervento di puro instinto un tiro ravvicinato di Kouamé che non crede ai suoi occhi. Si chiude con un tiro dalla distanza di De Paul,
3 punti d'oro per gli uomini di Tudor che provano ad avvicinare la linea.

Tra i migliori uno scatenato Pussetto, uomo ovunque dei friulani, Okaka regge da solo il reparto. Musso decisivo e in grande giornata, Fofana sembra quello dei tempi migliori. De Paul si sbatte ma non trova il gol, nel Genoa male Romero e Pereira in difesa, anche Criscito fuori fase. Radovanovic volitivo in fase offensiva, Kouamè ultimo a mollare. Pandev generoso nel finale, Mandragora illumina la scena con un gol da ricordare e una prestazione di alto livello.
 

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Partita molto chiusa all’inizio con l’Empoli ben messo in campo al cospetto della Juventus allo Stadium. Prima mezza occasione con Farias e Rugani che chiude bene. Empoli pericoloso e senza timore reverenziale, bianconeri che soffrono a tratti. Sempre la formazione di Andreazzoli pericolosa con Krunic che va vicino al gol. Alla mezz'ora la prima occasione dei padroni di casa com Mandzukic che impegna Dragowski. Primo tempo senza reti e Allegri chiamato a spronare i suoi all'intervallo.

Inizia meglio la Juventus nella ripresa con Bernardeschi che impegna Dragowski ma la pressione porta a poche conclusioni pericolose. Ancora Bernardeschi che ci prova da fuori, pallone ancora fuori. Cancelo prende coraggio e tenta diverse volte dalla distanza. Entra Kean e la sblocca, in un momento personale fantastico, sfruttando un assist al bacio di Mandzukic che fa sponda di testa per il tiro secco e preciso del centravanti ex Verona.

Ancora Kean che ha la palla per il raddoppio ma Dragowski lo ipnotizza, poi Emre Can rischia di combinarla grossa ma la Juve gestisce una vittoria che la avvicina sempre di più allo scudetto. Buona prova di Rugani che chiude sempre al meglio, altra prestazione sbiadita per Alex Sandro. Mandzukic gioca sempre per la squadra e Emre Can gestisce il pallone con la solita naturalezza. Tra i toscani grande senso della posizione per Dell'Orco, Dragowski salva in diverse circostanze, Krunic e Traorè hanno strappi importanti e mettono in difficoltà la mediana bianconera, Caputo aiuta molto i compagni ma non trova guizzi.

La Sampdoria comanda la prima frazione di gioco e torna negli spogliatoi con un prezioso vantaggio siglato al primo minuto da Defrel, che approfitta di un rinvio maldestro di Donnarumma. Al 16' Quagliarella non ci pensa due volte e impegna Donnarumma in una parata di istinto puro. Al 25' grandissima parata in tuffo di Audero sul tiro a giro di Suso: palla in angolo. Silent check della sala VAR che non conferma il presunto tocco di mano in area da parte di Praet. Nel finale di tempo Linetty ruba palla a Bakayoko e verticalizza per Quagliarella, che si coordina bene ma apre troppo il destr.

Nel secondo tempo, al 16', Suso mette in mostra il proprio marchio di fabbrica con un tiro a giro a rientrare e trova la deviazione con la schiena di Colley, che per poco non beffa Audero. Gattuso inserisce la trazione anteriore con l'ingresso di Cutrone e Paquetà, poco dopo Quagliarella scarica appena dentro l'area e, con una deviazione avversaria, stampa in pieno la traversa. Squadre lunghe e chance per Castillejo che supera Colley ma Audero è lesto ad uscire sui suoi piedi. A 10 minuti dalla fine Defrel elude la trappola del fuorigioco e si trova a tu per tu con Donnarumma, che resta in piedi fino all’ultimo e respinge.

Polemiche e controllo Var per un contatto nell’area di rigore della Sampdoria tra Murru e Piatek, Orsato conferma la decisione di non assegnare il penalty. Dopo 6' di recupero doriani in festa, altro stop per il Diavolo dopo il derby.

Nella Samp,  Defrel segna e corre, Ramirez senza ritmo, Audero spesso prodigioso. Colley fa sentire il fisico e si conferma roccioso su Piatek, Linetty e Praet smistano con scambi rapidi. Quagliarella mette sempre in apprensione i centrali rossoneri e sfiora l'ennesima perla stagionale. Oltre al flop Donnarumma, anche Musacchio è costantemente in balia dell'attacco blucerchiato, Biglia tra le note liete, male Bakayoko da mezz'ala. In avanti Piatek ancora imbavagliato, Castillejo spreca la sua chance da titolare.


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