MATCH REPORT 27.a giornata: Eccolo, Hurry Kean! Kuco colpisce ancora, Quaglia va la Samp no, il Gallo canta, Ranieri buona la prima.

JUVE-PARMA: Tutto facile per la “Juve B”, in stato di grazia il talento Kean, lanciato da Allegri dal primo minuto in stagione e marcatore di due reti, oltre che bravo a procurarsi il penalty poi realizzato dal tedesco Can. Bernardeschi gioca sul velluto, Bentacour dirige l’orchestra, vola Matuidi, Alex Sandro scorrazza sulla fascia mancina, l’avanzamento voluto dal mister gli permette di affettare a piacimento la fragile difesa friulana. In difesa ci si riposa, peccato per l’infortunio dell’appena rientrato Barzagli. Nell’Udinese da segnalare l’azione che nel finale porta al gol della bandiera di Lasagna, pronto a candidarsi per un posto da titolare già dalla prossima partita; in mezzo al campo male, malissimo Wilmot, che brutta partita per esordire! Musso tradisce le attese, Opoku vive un incubo.

PARMA-GENOA: Continua la scalata dei ducali, trascinati ancora da Kucka quest’oggi padrone del centrocampo, recupera un’infinità di palloni e si fa trovare sempre pronto in area avversaria, man of the match. Rientro per Dimarco, il terzino mancino è pronto a lasciarsi indietro l’infortunio che lo ha tenuto fuori più di tre mesi, adesso D’Aversa e i fantallenatori hanno un’arma in più. Solido Inglese, scialbo Gervinho, egoista quando non serve Rigoni per il 2a0. Nel Genoa fa il suo esordio l’acquisto di gennaio Jandrei, il portiere brasiliano se la cava alla grande anche con i piedi! Difesa di Prandelli quasi perfetta, ma la disattenzione di Zukanovic su Kucka non è un dettaglio da poco. Nel Grifone male il centrocampo, annebbiato Bessa non azzecca un solo passaggio, Lerager perde il duello con Kucka, cala vistosamente nel finale. Zero chance per Sanabria.

CHIEVO-MILAN: Il Chievo si batte con orgoglio e trova pure il gol con una bella combinazione Depaoli Leris che porta al cross del francese per la zuccata vincente di Hetemaj, abile nel liberarsi dalla marcatura di Conti. La difesa regge l’urto ma la dormita di Bani su Piatek è fatale, Sorrentino non può nulla sul polacco e neanche sul piazzato di Biglia. I rossoneri hanno la spia ancora accesa, Gattuso li ha spremuti per bene, Suso è un fantasma, Conti va fuori giri, ingenuo in marcatura su Hetemaj per il gol del momentaneo pareggio. Magistrale Biglia, il suo rientro coincide col calo fisico di Bakayoko, piazza nel sette la punizione del vantaggio, come se non bastasse recupera e lotta come un forsennato. Castillejo in palla, entra su tutte le azioni rossonere, fornisce l’assist decisivo per il pistolero Piatek, il polacco raggiunge CR7 a 19 marcature.

BOLOGNA-CAGLIARI: Al Dall’Ara Skorupski sfodera la sua miglior prestazione in stagione, saracinesca. Il centrocampo è dominato da Pulgar, non sbaglia dal dischetto; ottima prova di Dzemaili, proficuo Soriano, i suoi inserimenti sono letali, come in occasione del 2a0. Davanti Sansone mette in mostra tutto il suo estro, Orsolini corre molto, ma sbaglia un’occasione clamorosa; Palacio è un leader, dà l’esempio come pochi. Nei sardi Cragno fa quel che può, ma la difesa non lo aiuta: Srna sale nella giostra di Sansone, Ceppitelli alla sbando su Santander e Palacio; svogliato tatticamente Luca Pellegrini, impacciato Bradaric, causa il penalty dell’1a0. Così così Joao Pedro, pregustava il gol ma non aveva fatto i conti con Skorupski; troppo solo Pavoletti, mai servito.

SAMP-ATALANTA: Nella Samp crolla la difesa, Murru, Sala e Bereszynski sono in balia dei tornanti atalantini, per loro colpe su tutti e due i gol dei bergamaschi. Praet organizza con stile la manovra doriana, Ramirez astuto nel procurarsi il rigore, ma niente di più. Freddo dal dischetto Quagliarella, raggiunge quota 20 gol e la vetta solitaria della classifica marcatori; male Gabbiadini, mancino scarico. Se l’Atalanta ha ottenuto tre punti contro i blucerchiati il merito è anche di un Gollini in versione “monstre”. I pericoli per gli avversari provengono dalle fasce con Hateboer da una parte e Gosens dall’altra, non a casa confezionano il gol del definitivo 2a1. Zapata panzer spacca la difesa, Sala non capisce più nulla. Ilicic da il là all’azione del primo vantaggio, Gomez concede il penalty, ingenuo.

INTER-SPAL: Un Inter non brillantissimo non perde l’occasione contro una concessiva Spal. De Vrij in difesa non lascia passare nulla, propositivo Cedric Soares sulla destra. Non spicca nessuno nella manovra interista, i gol sono frutto di azioni casuali, come la palla che arriva in aria per Politano, il cui sinistro deviato da Bonifazi beffa Viviano. Casuale pure il gol del 2a0, un tiro sbagliato di Cedric si trasforma in assist per Gagliardini che è bravo a girare la palla in rete. Ottima la prova di Lautaro, El Toro dà la sensazione di non avere problemi a reggere da solo il peso dell’attacco. I ferraresi non hanno particolari demeriti in difesa, in avanti però creano veramente poco, colpa anche di un centrocampo che cala alla distanza, Kurtic si spegne nel secondo tempo, Petagna si fa in quattro, ma nessuno segue il suo esempio.

FROSINONE-TORINO: Il Frosinone è tutto nell’azione da corner che porta al gol di Paganini su servizio di Ciano, dopo i ciociari spariscono dal campo. Lo stesso Paganini si perde tutte e due le volte Belotti in occasione dei gol, si vede che non è un difensore. Chibsah macina chilometri, Pinamonti è un fantasma. Nel Toro versione Europa la difesa fatica nei minuti iniziali, il centrocampo diesel ingrana con troppa calma, opaco Baselli, decisivo Aina dalla panchina con l’assist per il Gallo Belotti che canta ben due volte, di pregevole fattura la girata che vale il gol vittoria. Malino Zaza, quando scende in campo dal primo minuto non rende, Iago Falque pennella, sfortunato quando colpisce il legno da calcio piazzato a Sportiello battuto.

SASSUOLO-NAPOLI: I neroverdi di Sassuolo ci mettono grinta, Berardi ne è l’esempio, timbra il cartellino sul bel servizio di Boga, l’ala ivoriana sta diventando sempre più un fattore per De Zerbi, il posto da titolare non glielo toglie più nessuno. Demiral ad alti livelli, segue a ruota Peluso che ha iniziato il girone di ritorno alla grande. Male Maganelli, spreca il suo buon operato con un intervento maldestro in area di rigore concedendo di fatto il gol del pari ai napoletani. Non è il solito Napoli, la palla non gira con il ritmo giusto, Allan più impreciso del solito, sbanda clamorosamente. Fascia sinistra inedita con Ghoulam e Verdi, i due creano un’azione da gol nel primo tempo sprecata dall’attaccante, poi il nulla totale. Ounas mai in partita, Mertens con la testa tra le nuvole, Insigne è l’ultimo a mollare, la sua giocata deliziosa nel finale porta un punticino agli azzurri. Buon impatto di Younes dalla panca, non incide Milik.

FIORENTINA-LAZIO: Si presenta così Terracciano agli occhi del suo nuovo pubblico, le sue parate tengono a galla la Viola, ma l’Empoli perché l’ha dato via? In difesa regge l’urto Pezzella, mentre Ceccherini non prende le misure a Immobile. Fernandes in bambola, serata storta, sostituito; sfortunato Chiesa, infortunio muscolare per lui. Le sostituzioni cambiano il match della Viola, Simeone ci mette l’anima, Mirallas è indiavolato, serve l’assist per il gol del pari ad opera del solito Luis Muriel, già 6 centri con la Fiorentina. Biancocelesti traditi da Radu che dà il via libera a Mirallas per l’azione del pari, stranamente disattento Acerbi, positivo e propositivo Patric, sente la fiducia di Inzaghi. Milikovic è lento e macchinoso, Luis Alberto fa il compitino, Correa è la fonte di gioco, dalle sue giocate partono tutte le azioni di maggior peso per la Lazio, non a caso è suo l’assist per Immobile, l’attaccante della Nazionale ha poi l’opportunità di chiudere il match, ma spreca tutto.

ROMA-EMPOLI: Parte bene l’avventura di mister Ranieri anche se la confusione con i cartellini dell'arbitro Maresca per poco non manda in aria i piani dei giallorossi. Nel giorno del suo compleanno Florenzi si becca un immeritatissimo rosso, Nzonzi a centrocampo fa da diga, El Shaarawy, tecnica e qualità a non finire, peccato per Zaniolo, spreca clamorosamente il gol del 2a0, praticamente un rigore in movimento. Schick non fa rimpiangere Dzeko, tanta grinta, corsa e gol, esce stremato; Kluivert fa il bello e cattivo tempo sulla destra. In difesa pasticcia Juan Jesus. L'Empoli ha le sue occasioni, ma Krunic spreca tanto, sempre utile alla squadra Caputo, elegante Farias, regista Bennacer, sfortunato Pasqual, la sua perla su punizione si schianta sull'incrocio dei pali; nel finale cancellato il meritato 2a2 toscano dal VAR.


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