Voti fantacalcio anticipi 26° turno Serie A: Alves fa e disfa, centrali bomber nell'Empoli. Caicedo e Cataldi eroi a sorpresa, super Gigio

Nel primo anticipo delle 15, parte bene l'Empoli contro il Parma al Castellani: doppio Sepe prima su in tiro incrociato di Caputo da sinistra, poi su Farias dalla corta distanza. Ma i ducali alla prima vera ocacsione passano: punizione dai 30 metri, servizio per Gervinho che scatta, rimane completamente ferma la retroguardia azzurra, l’ex Roma va a saltare Dragowski e la deposita in rete. Il tempo di organizzarsi e i toscani trovano il pari al 18': rasoterra di Farias dal limite dell’area, spunta Dell’Orco che mette il piede da due passi ed è pareggio. Poi Barillà ci prova da fuori ma Dragowski non si fa sorprendere e, proprio in chiusura di frazione altra colossale ingenuità della difesa di Iachini: punizione di Siligardi, respinge Krunic, poi il Parma rimette palla in mezzo e Rigoni da due passi spinge di testa la palla in fondo al sacco per il nuovo vantaggio emiliano.

Nella ripresa padroni di casa subito alla caccia del pareggio e al 10' sul cross di Di Lorenzo da destra per Caputo, Gagliolo stende il numero 11 ed è penalty. Caputo non sbaglia dal dischetto mettendola all’angolino alla sinistra di Sepe. Poi un gran tiro di Krunic dal limite, su passaggio di Farias, Sepe deve volare all’angolino per metterla in angolo. Gara senza un padrone e continui capovolgimenti e finale thrilling con Bruno Alves che al 39' tocca di coscia a pochi passi dalla linea di porta e segna, fuorigioco iniziale ma il Var assegna il gol dopo un lungo controllo. L'Empoli non molla e trova il 3-3 al 90': Caputo per Krunic che va a botta sicura, il bosniaco è murato, palla a Silvestre che tira e la infila alla destra di Sepe sfruttando la deviazione sfortunata di Bruno Alves. nei 7' di recupero Kucka sfiora il 4-3 con una sforbiciata volanta da applausi ma Dragowski para a mano aperta, poi nel finale Inglese non trova l'impatto su un cross in area molto pericoloso e il risultato non cambia più.

Tra i toscani bene Caputo e Farias, intesa in crescita, Di Lorenzo si inserisce spesso e i due centrali Silvestre e Dell'Orco si travestono da bomber salvando una gara di errori, cosa che non si può dire di Veseli. Tra i ducali Gervinho è la solita minaccia costante palla al piede, Kucka è ispirato e sfiora il gol più volte, Rigoni è puntuale in area, Gagliolo soffre e provoca un penalty evitabile.

Un brutto Milan batte 1-0 il Sassuolo e agguanta il terzo posto in classifica. Decide l’autogol nel primo tempo di Lirola. Male, malissimo i rossoneri, spesso in balia degli avversari anche in superiorità numerica (espulso il portiere Consigli nella ripresa). Nel primo tempo di San Siro, il Sassuolo sbatte contro un Donnarumma super e decisivo su Djuricic. Dopo la rete milanista, arrivata sugli sviluppi di un corner, gli ospiti sfiorano il pareggio con Boga, che colpisce il palo a Gigio stavolta battuto. Nel recupero, poi, il portierone rossonero disinnesca una punizione velenosa di Berardi. 

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De Zerbi non inserisce nè BabacarMatri e i neroverdi prendono campo ma senza un vero riferimento davanti,  Berardi svaria su tutto il fronte ma non è mai pericoloso, poi al 64' l'episodio decisivo: Valeri consulta il VAR ed espelle Consigli. Il portiere calcola male il rimbalzo, si lascia scavalcare dal pallone e poi stende Piatek lanciato a rete. La squadra di Gattuso ha due occasioni per chiuderla, prima con una punizione dal limite di Suso deviato in corner al 68',  poi al 76' Piatek serve in area Kessié, che calcia di prima intenzione trovando l'ottimo intervento del neo entrato Pegolo. Nel finale Matri, da poco entrato, calcia di forza sul primo palo da posizione defilata e Donnarumma salva in due tempi. Grande chance per Kessié all'84', che si lancia in campo aperto: l'ivoriano entra in area, rientra sul sinistro e calcia ma spara alto, contrastato da un ottimo Demiral.

Donnarumma
offre la solita gara di grandi interventi, Musacchio chiude bene in un paio di imbucate di Boga, Suso crea poco, anche Calhanoglu deludente rispetto alle ultime uscite. Piatek offre pressione costante e fa espellere Consigli, salvando una prestazione senza spunti. Boga e Demiral in evidenza nel Sassuolo, ingenuo Consigli. Matri entra con voglia, da ex della partita, Djuricic a tratti è apparso imprendibile.

La Lazio torna a vincere un derby di campionato dopo tre risultati negativi consecutivi e tiene viva la speranza Champions con una vittoria di grande autorità. L’assenza di Manolas si sente e i biancocelesti ne approfittano subito dopo poco più di dieci minuti, Correa trova spazio tra le linee e serve in verticale Caicedo, dribbling su Olsen e palla in rete. Padroni di casa che giocano con enorme intensità e dominano, la Roma passa al 4-2--3-1 ma Strakosha non corre mai rischi nel primo tempo.

Le incursioni di Zaniolo e soprattutto le palle inattive mostrano una Roma viva nella ripresa. È da calcio d’angolo che arriva la più clamorosa palla gol per il pareggio, con Pastore che a cinque metri dalla porta spedisce fuori con il destro dopo la sponda di Edin Dzeko. Entra Immobile per Caicedo,  e proprio lui lancia in profondità Correa che brucia Fazio il quale non può fare altro che stenderlo in area. Decisione confermata dal VAR, Immobile tira forte e buca ancora Olsen dagli undici metri. La gioia di Cataldi per il gol del 3-0 è la perfetta ciliegina di una serata magica, nel finale perde i nervi Dzeko e Kolarov si becca due gialli in 3 minuti. Da evidenziare la prova eccelente di Bastos e tutta la difesa laziale, Correa ha un altro passo, Caicedo non fa rimpiangere bomber Immobile, Lulic con forza a Cataldi firma un gol che difficilmente dimenticherà. Nella Roma Zaniolo e Florenzi tentano qualche sortita, Fazio e Jesus una sciagura, Kolarov e Dzeko macchiano nel finale una prova già assai negativa. Errore da matita blu per Pastore che si divora l'1-1.


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