Voti fantacalcio Serie A 25.a giornata: poca Juve ma tanta Joya, Petagna ora è un bomber. Milik è furbo,  Perisic nuovo rigorista?

Nella sfida dell'ora di pranzo tra Sampdoria e Cagliari regna a lungo l'equilibrio in un match caratterizzato da tanti errori tecnici. Prima grande chance al 16' per Jankto che raccoglie un cross dalla destra ma da pochi passi non riesce a impattare bene il pallone davanti alla porta di Cragno. Dopo un tiro dalla distanza di Sala ben parato da Cragno, arriva anche il turno di Pavoletti che arriva a tu per tu in area con Audero, ma il bomber livornese tira addosso al portiere.

Nella ripresa gran palla servita da Saponara che dalla linea di fondo scarica sul francese Defrel che impatta malissimo la sfera, poi al 63' Cragno è miracoloso sulla girata di Quagliarella e tiene a galla i sardi. Pochi minuti più tardi trattenuta di Pellegrini su Gabbiadini in area e nessun dubbio da parte dell'arbitro che assegna il penalty, che genera non poche polemiche e discussioni. Dal dischetto Quagliarella non tradisce. La banda Maran sembra non crederci più nella ripresa e dopo 6'  di recupero la Samp torna al successo. Tra i blucerchiati Defrel gira a vuoto, Saponara poco ispirato, bene Andersen che gioca con sicurezza. Sala convince in proiezione offensiva, Gabbiadini ancora decisivo dala panchina, Quagliarella glaciale dagli undici metri. Tra i sardi solo Barella crea scompiglio nel grigiore generale, Deiola scomposto e poco preciso in fase offensiva. Cragno fa inteventi pazzeschi ma non basta.

Termina con il punteggio di 0-0 la sfida tra Chievo e Genoa. Partita avara di emozioni: un punto che non dispiace al Genoa e serve a poco ai padroni di casa. Nel primo tempo una sola vera occasione con Meggiorini che, di tacco, chiama Radu a un intervento importante. Ripresa sulla falsa riga della prima frazione, ci provano Sanabria e Kouame sugli sviluppi di un corner, poi Pandev nel finale serve Veloso ma il suo tiro dal limite viene respinto, c'è il tempo nell'ultima azione del match per un tentativo finale genoano: Lazovic mette in mezzo e Bani salva in modo provvidenziale. In ombra Sanabria, bene il solito CriscitoJaroszynski che va al tiro in divese occasioni.

Parte forte il Bologna, contro la Juventus al Dall'Ara, che ci prova con Santander di tacco, fuori di poco. Molta imprecisione nella Juventus mentre nel Bologna tirano tutti, anche Edera, fuori di poco. Occasione anche per la Juve al 28' con Ronaldo che di testa impegna Skorupski. Sempre pericolosi i rossoblu che sempre con Santander vanno vicini al vantaggio. Grande occasione per il Bologna nella ripresa con Mbaye a porta vuota costringe Alex Sandro al salvataggio. La Juventus passa al minuto 66 con Dybala che sfrutta un errore di Helander che concede a Dybala un rigore in movimento e la Joya realizza il vantaggio. Nel finale la banda Mihajlovic va vicina al gol con Sansone che costringe Perin alla deviazione sul palo e poco dopo salva su Orsolini. Dalla parte opposta grande azione di Ronaldo che costringe Skorupski al salvataggio, finisce così con poca Juve e tre punti frutto di un episodio, Bologna mai domo e ben messo in campo.

Dybala accende la luce, CR7 è ancora spento. Matuidi regge l'urto e Perin evita la beffa finale. Bene Sansone e Santander tra i felsinei, Helander paga una sbavatura decisiva, Skorupski attento.

Tra Sassuolo e Spal è solo 1-1 in un match senza padroni, a Peluso risponde Petagna su rigore. Al 32' annullata la rete del vantaggio al Sassuolo: tocco di mano, ravvisato dall'arbitro, dell'esordiente Demiral prima della sua conclusione sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 43' il gol è buono e i padroni di casa passavano avanti: Peluso calcia di prima intenzione sul cross da punizione di Sensi e insacca. Nella ripresa al 67' l'episodio che cambia il risultato: popo il consulto al VAR, Maresca assegna il calcio di rigore alla Spal: contatto in area tra Magnanelli e Floccari. Trasforma Petagna e pareggia i conti. Al 74' Felipe incorna sul cross da calcio d’angolo ma il pallone si stampa sul palo alla sinistra di Consigli. Nel recupero Duncan si becca un rosso diretto col Var, dopo un giallo già preso in precedenza, ma ormai la gara è praticamente finita. Sensi è il fulcro della mediana neroverde, Peluso si traveste da centravanti, Duncan si vede solo quando compie due interventi duri sull'ex compagno Missiroli. Quest'ultimo offre la solita sostanza, Felipe sfiora il colpaccio e Petagna è l'unico a provarci davvero e dal dischetto è ancora freddissimo.

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Napoli in assoluto dominio al Tardini, finisce 4-0 contro il Parma in un match senza storia. Al 16' scambio sulla fascia sinistra tra Zielinski e Hysaj, quest’ultimo dà un pallone di rimando magnifico con un esterno destro che favorisce l’inserimento del compagno. Piatto destro lento ma preciso batte un sorpreso Sepe. Altre due chance prima per Mertens e poi per Callejon che tira alto di pochissimo. Al minuto 36 la gara è già in ghiaccio: punizione dal limite, Milik tira rasoterra sotto alla barriera e fa 2-0. Altra occasione per il 3-0 azzurro, con Zielinski che fa la barba al palo col suo tiro. A inizio ripresa rigore per il Parma revocato dal Var (fallo precedentte su Callejon). Al 73' ancora Milik protagonista e tris servito: il polacco intercetta un retropassaggio suicida di Biabiany, vince facilmente il duello con Bruno Alves e buca Sepe nell’angolo basso. C'è anche tempo per il poker del neo entrato Ounas, servito sullo spazio dopo un ottimo triangolo con l'altro subentrato Verdi. Finale nervoso e Mertens che prova a entrare nel tabellino senza però riuscirci. Malcuit una furia a sinistra, solito muro Koulibaly e Allan pitbull senza sosta.
In avanti Zielinski e Milik super prova, male la difesa ducale in blocco, Gervinho in gabbia, anche Inglese non trova spunti.

Una partita a dir poco incredibile, ricca di colpi di scena, gol, decisioni arbitrali e un recupero infinito che costa caro all'Inter: avanti 1-3 al 52esimo della sfida contro la Fiorentina, dove i nerazzurri sono stati capaci di ribaltare il vantaggio viola arrivato dopo pochi secondi dal via con Simeone (con la deviazione di de Vrij) grazie ai gol di Vecino,  Politano e Perisic. Come detto dopo 30'' lancio di Ceccherini che sorprende la linea difensiva, Chiesa in mezzo per Simeone e sul tocco di de Vrij la palla carambola in rete. Pareggia al 6' Vecino imbeccato in area da Nainggolan, gol regolare dopo consulto al Var. Fiorentina che ha la palla del 2-1 con Gerson, destro a lato. Inter che difende e riparte e al 40' trova il vantaggio: Politano si accentra e lascia partire un sinistro a giro sul palo lontano che Veretout non respinge e Lafont non controlla. Primo che si chiude con l'occasione in contropiede di Perisic che spreca il tris spedendo alto.

Nella ripresa succede di tutto: al 51' sulla punizione di Brozovic, tocco di mano di Gerson. Abisso, dopo aver visionato le immagini, indica gli 11 metri. Perisic dal dischettoo spiazza Lafont. Possesso palla Inter lunghissimo ma al 60' un altro episodio arbitrale: palla per Muriel che tocca per Biraghi, conclusione potentissima e deviata da de Vrij che Handanovic non può respingere, ma in precedenza fallo dell'ex Siviglia su D'Ambrosio. Abisso, dopo il VAR, annulla la rete. Al 74' punizione dai 30 metri del neo entrato Muriel che termina all'incrocio dove Handanovic non può arrivarci, forse anche aiutato da forte vento al Franchi. Al minuto 85 destro di Chiesa che quasi sorprende Handanovic, 7 minuti di recupero e, in uno degli ultimi assalti viola, succede il finimondo: Chiesa, prima fa fallo di D'Ambrosio e Abisso sorvola, poi crossa e colpisce sul petto il terzino nerazzurro, Abisso fischia rigore che poi confermerà assurdamente dopo una revisione Var interminabile. Trasforma l'impeccabile Veretout5 su 5 in stagione dal dischetto e nei restani minuti (si giocheranno 102') non succederà più nulla. 

Nell'Inter bene Perisic e Politano davanti, de Vrij poco preciso in copertura, Vecino in crescita anche come incursore. Tra i viola Chiesa solito stantuffo inesauribile, Veretout salva col rigore un match ricco di errori. Edmilson ingenuo, Muriel mette un'impronta decisa alla rimonta, Gerson da rivedere. Forse, in una gara del genere, la vera nota stonata risulta solo l'arbitro Abisso e le sue cervellotiche decisioni al video.


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