Voti fantacalcio Serie A 20.a giornata: panzer Zap4ta, Muriel da sogno, Quaglia da copione. Milik specialista, Acerbi ne salta una

Atalanta assoluta padrona del campo a Frosinone. Ci vogliono dieci minuti per vedere il primo gol: Gomez lavora il pallone, lo dà indietro a Castagne che a sua volta lo gira per Pasalic: il cross in mezzo trova Mancini, per il suo quinto acuto stagionale, a firmare lo
0-1. Zapata e Pasalic vanno vicini al raddoppio, che arriva al 14': ancora il croato a servire, un altro colpo di testa a decidere, ma stavolta è di Zapata, per la settima partita consecutiva in rete. Nella ripresa passano appena 2' ed è già 3-0 con Zapata a firmare la doppietta e mettere in ghiaccio il risultato. L'attaccante colombiano è straripante e tra il 64' e il 73' cala il poker personale, mettendo a nudo tutti i limiti difensivi dei padroni di casa.
 

Finisce 5-0 per la banda Gasperini che si conferma squadra ultra offensiva, dopo i 6 gol di Sassuolo, Mancini segna ancora per la gioia del fantacalcio, Pasalic risponde bene sul campo nonostante le voci di mercato. Spicca tra le tante prestazioni di alto livello, Hateboer che sulla fascia non ha rivali, bene Dijmsiti che gioca al posto di Palomino.
Per i ciociari difficile trovare una prestazione sufficiente, la difesa naufraga e l'attacco fa il solletico.

Pari spettacolo tra Fiorentina e Samp: finisce 3-3 al Franchi in una sfida d'altri tempi con Muriel che esordisce da sogno e Quagliarella che si dimostra come sempre implacabile. Apre il gioiello del colombiano che in percussione incrocia dolcemente spaccando un match in equilibrio, poi Edmilson si becca il secondo giallo per un entrata dura su Ramirez. Doriani che spingono forte e trovano il pari sul finale di tempo con la punizione telecomandata di Ramirez che vale l'1-1.

Nella ripresa esce Simeone e i viola giocano con ordine nonostante l'inferiorità, in un match con tante sanzioni disciplinari e nervosismo. Al 69' Muriel parte da metà campo in un coast-to-coast che lo porta davanti a Audero e lo batte con un diagonale chirurgico.

Viola che giocano con ordine nonostante siano in inferiorità numerica, gara nervosa e tanti cartellini. A 10' dalla fine follia di Hugo che tocca di mano e manda dal dischetto Quagliarella: conclusione forte e centrale che vale il 2-2. Passano 3' e Quagliarella circumnaviga Milenkovic in area e appoggia in diagonale per il vantaggio.

Murru e Veretout sfiorano la rissa e nel finale concitato la punizione lunga del francesce viene sporcata dalla testa di Ekdal, ci mette il piede Pezzella che manda in rete per un pari ormai insperato. Pioli sorride per il carattere, Giampaolo recrimina per 2 punti persi sul gong ma dentro il match emergono Muriel, nuova linfa per l'attacco viola, e la certezza Quagliarella, eterno e infallibile. Male Hugo e Edmilson, Chiesa le prova tutte. Tra i blucerchiati Ramirez illumina, spento Caprari. Andersen incerto in copertura, Jankto spreca nel primo tempo a porta sguarnita.

Nulla di fatto tra Spal e Bologna nella prima giornata di ritorno, con entrambe le squadre che non riescono a porre fine al proprio digiuno di vittorie: Al vantaggio iniziale del Bologna con Palacio (bolide sotto l'incrocio) ha risposto, nella ripresa, il solito Kurtic di testa, dopo il gol annullato per fuorigioco ad Antenucci. Tra i più pericolosi nel primo tempo Soriano che sfiora il gol ma Viviano e la sfortuna glielo negano, Antenucci è vivo e ci prova da tutte le posizioni ma Skorupki è attento. Sul finale di tempo Orsolini ha la palla del raddoppio ma manda altissimo.

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Antenucci troverebbe il pari con una conclusione di prima ma il Var vanifica tutto rilevando il fuorigioco iniziale di Petagna, felsinei spesso pericolosi in ripartenza ma al 18’ Lazzari esce dalla timidezza e dai blocchi nei quali era rimasto per oltre due terzi di gara: cross col mancino che taglia verso il centro dell’area dove arriva Kurtic, bravo a staccare in maniera perfetta e a insaccare.

Occasioni finali per Antenucci che sfrutta una sponda di petto maldestra di Orsolini ma Skoruspki chiude alla grande in uscita, poi Palacio di testa manda fuori da ottima posizione, in mezzo il salvataggio sulla linea miracoloso di Danilo. Non succede più nulla, per un pari che serve a poco a entrambe. Bene Dijks che non soffre troppo il rapidissimo Lazzarri, Orsolini vivace ma impreciso, rimandato Sansone in attacco. Viviano subito decisivo.

Pareggio e tanti gol anche alla Sardegna Arena tra Cagliari e EmpoIi: i sardi passano in vantaggio con Pavoletti, i toscani rimontano nella ripresa con Di Lorenzo e Zajc. Nel primo dei tre minuti di recupero Farias sfrutta un errore di Veseli e sigla il gol del pareggio.

Inizia bene il Cagliari con l'acrobazia di Pavoletti, gli ospiti si rendono pericolosi al 24’ con Zajc, che tenta la rovesciata: il pallone, calciato dallo sloveno, fa la barba al palo alla destra di Cragno. Cinque minuti dopo Srna pesca in area Ionita, che penetra nella difesa avversaria e con un colpo di testa manda il pallone sul fondo. La banda Maran sblocca il risultato al 36’: cross di Ionita sul secondo palo per Pavoletti, che di testa trafigge l'incolpevole Provedel. Il pari arriva al minuto 58 con Pasqual che effettua un cross da sinistra per Di Lorenzo che anticipa Barella e con un tiro di destro al volo gonfia la rete. Entra Farias per Joao Pedro, prova nettamente insufficiente per lui.

All’81’ l’Empoli trova il gol del vantaggio con Zajc, che entra in area e spedisce il pallone in rete con un tiro all’angolino alla destra di Cragno. I sardi non demordono e al 91’ acciuffano il pareggio con Farias: lancio in profondità di Barella, Veseli manca clamorosamente il pallone e lascia il brasiliano solo davanti a Provedel libero di firmare il 2-2 definitivo. 
Buon esordio per Birsa, giocate e gara di qualità per il solito Barella, in affanno nella ripresa Cigarini. Zajc regala sprazzi di bel calcio nella sua posizione congeniale, impalpabile Brighi in regia, meno appariscente rispetto al solito Traorè. Rasmussen si disimpegna al meglio, Ucan regala brillantezza nel finale e Caputo è generoso ma non è il solito rapace.

La gara del San Paolo tra Napoli e Lazio è stata un vero spettacolo per gli amanti del calcio, tiri e azioni straordinarie da una parte e dall’altra, ma soprattutto da parte dei padroni di casa, che hanno colpito addirittura 3 legni. Gli ospiti sono stati in partita per tutta la durata della gara, ma la vittoria dei partenopei poteva essere più larga. Apre le danze la combinazione Mertens-Callejon, con lo spagnolo che beffa Strakosha sul suo palo, dopo un ottimo inizio laziale e l'occasione di Milinkovic Savic. Al 37' Milik pesca un altro jolly a sorpresa su punizione a giro ma la Lazio è viva e non si arrende con capitan Lulic a suonare la carica.

Ripresa vibrante con Meret chiamato a una parata importante su Immobile ma il Napoli con Fabian Ruiz sfiora il 3-0 (destro terrificante che coglie l'incrocio), azzurri che in contropiede sono belli da vedere ma poco efficaci con il match che resta in bilico, Immobile si beve Albiol e con un tiro beffardo sotto le gambe dello spagnolo fa secco Meret. Fabian Ruiz vince tutti i contrasti e Malcuit è autore di belle chiusure, nella Lazio Correa entra e mette apprensione costante alla difesa di Ancelotti. L'espulsione di Acerbi (salterà una gara dopo quasi 4 anni) costringe la Lazio a una gara sfiancante ma senza paura, Strakosha tiene in vita i suoi su Milik e Ounas e dopo 5' di recupero Rocchi fischia la fine. Leiva è imperfetto in regia, Lukaku timido a destra. Immobile mai domo, Luis Alberto non brilla.


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