Voti Serie A 15.a giornata: Simeone riemerge, il Chievo ferma tutti. Caputo da sogno, Zapata ex senza cuore. Cutrone tradisce, muro Genoa

Pioli lascia inizialmente in panchina Chiesa e Simeone nella Fiorentina e il Sassuolo sembra in giornata con Babacar e Sensi che chiamano all'intervento Lafont. Un primo tempo che tuttavia resto molto equilibrato, soprattutto nella seconda parte della prima frazione. Più Sassuolo che Fiorentina per le occasioni create.

Nella ripresa Di Francesco manca l'intervento sull'ottimo cross di Lirola, poi Consigli sbaglia l’uscita e favorisce il tiro di Benassi ma Marlon riesce ad intervenire. Entra Simeone per un avulso Vlahovic. Al 63' si sblocca il match: Duncan porta in vantaggio il Sassuolo con un tiro che si infila nell’angolino alto alla sinistra di Lafont! Passano 5' e la banda De Zerbi pare poterla chiudere quando un ispiratissimo Duncan serve un invitante pallone al centro dell’area e Babacar insacca senza problemi.
 

Ma i viola hanno il merito di riaprila immediatamente: il tiro di Fernandes impatta il palo alla destra di Consigli e Simeone deve soltanto appoggiare in rete. Entra Djuricic per Di Francesco, un cambio che, col senno di poi, sarà determinante in negativo per i padroni di casa. All' 80' sembra finita quando Sensi carica un tiro forte e preciso e palla che si infila nell’angolo basso alla destra di Lafont.
 

Quando manca poco al 90' Djuricic si fa espellere per doppio giallo per eccessive proteste, accorcia ancora Benassi da breve distanza e nei 7' di recupero Milenkovic trova il tempo di beccarsi il secondo giallo. All'ultimo respiro Mirallas raccoglie un passaggio in area di German Pezzella che suona la carica e con un diagonale potente segna la rete del 3-3.

Neroverdi che sciupano clamorosamente il doppio vantaggio per due volte e perdono la possibilità di agganciare il treno Champions, Djuricic è una sciagura mentre Babacar e Duncan trovano un bel feeling. Berardi e Benassi sugli scudi, segnali di ripresa per il Cholito Simeone.

Solo un pari per il Parma al Tardini e Chievo che colleziona un altro punto più per il morale che per la classifica.Il primo tempo, sostanzialmente equilibrato, vive di fiammate improvvise. La prima a regalarne una è la formazione ospite, che tra il 12' e il 17', prova a mettere paura a Sepe con una girata di Pellissier prima e con una sassata da fuori di Radovanovic. Ci provano Biabiany, bravo Sorrentino di piede, e Barillà con un tiro al volo che lo stesso portiere smanaccia.

La ripresa vede subito il vantaggio clivense: Stepinski è lesto nel correggere in rete da pochi passi un diagonale sporco di Pellissier. Il Parma non ci sta, e sette minuti più tardi perviene immediatamente al pari grazie ad uno stratosferico calcio di punizione di Bruno Alves.

Si fa espellere Depaoli e il Parma si butta in avanti sfiorando il vantaggio con Rigoni e con il palo a botta sicura dell'ex di turno Inglese. Nel finale Gagliolo in scivolato manda a lato lasciando con il rammarico il pubblico del Tardini. Bene Obi nel Chievo, la difesa sa soffrire nei momenti di pressione grazie a Sorrentino. Biabiany abulico, si è fatta sentire l'assenza di Gervinho.
 

Parte forte l'Atalanta a Udiine: al 4' calcio d'angolo guadagnato da Zapata dopo un'imbucata di Hateboer e gol dello stesso colombiano dopo il cross dalla bandierina. La banda friulana ha una reazione che vale il pari al 13', gran pallone dalle retrovie in profondità per D'Alessandro, che fugge a Masiello, arriva sul fondo e mette un pallone basso e teso in area per Lasagna: il capitano bianconero, in scivolata, pareggia i conti.

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Il tema della partita: possesso palla nerazzurro, bianconeri che attendono e provano subito a ribaltare il fronte d'attacco. Tanti errori in mezzo al campo, non una gara bellissima. Nel secondo tempo Gasperini mette Barrow al fianco di zapata togliendo un deludente Rigoni, la mossa si rivelerà quella vincente. Al 64' infatti, è proprio lui che punta Pezzella, lo salta, entra in area di rigore e calcia: pallone svirgolato e che diventa buono per Zapata, il quale da due passi scarica la sfera in porta con grande potenza. 1-2!

Tarda ad arrivare la reazione friulana che nel frattempo ha messo dentro Pussetto e Vizeu in attacco, Palomino sempre efficace in chiusura e Toloi avanza spesso dalle retrovie. Al 79' lampo improvviso di Fofana che posta il pallone sul destro e calcia a giro verso il secondo palo: legno pieno. Sulla ripartenza due contro due, con Hateboer che porta palla sulla trequarti prima di servire Zapata: il colombiano, tutto solo, batte sul secondo palo Musso per la tripletta personale. 
 

Si chiude con un''uscita a vuoto di Berisha non sfruttata da Vizeu e una chance ghiotta per il 4-1 per Barrow. Masiello va spesso in affanno, Gomez troppo lontano dalla porta. Bene il solito moto perpetuo Hateboer, buona prova di D'Alessandro, De Paul gioca fuori posizione e si vede.

Vittoria importante per l'Empoli che porta a casa lo scontro diretto con Bologna che allungando a +5 dalla terzultima. Partita vivace e divertente al Castellani: i rossoblù partono meglio, ma a portarsi in vantaggio sono i padroni di casa. Al 10’ uno-due rapidissimo tra Caputo e La Gumina, il bomber azzurro arriva a tu per tu con Skorupski e insacca il pallone sotto la traversa. Palacio sfiora il pari di testa e la 41' proprio il Trenza in percussione salta tre avversari, palla dentro per Poli che di piatto infila.

Nlla ripresa Veseli manda sull'esterno della rete dopo un'uscita a farfalle di Skorupki, tanti cambi ma il gioco ristagna e il Bologna quando può riparte. Al minuto 80 la palla arriva sul dischetto del rigore a Zajc che calcia male ma La Gumina è un falco a intercettare e segnare il 2-1. Svamberg ha la palla del pari ma di testa manda fuori, poi Danilo si immola per evitare il terzo gol. Iachini non ne perde una, La Gumina rigenerato al fianco della certezza Ciccio Caputo. Traorè meno brillante del solito, Mattiello costringe Di Lorenzo a una gara difensiva. Silvestre male in impostazione e Santander non è al meglio finendo per ritagliarsi pochissime occasioni.

ll Genoa resiste oltre ottanta minuti con l’uomo in meno. Petagna apre le marcature, Piatek fa 1-1 su calcio di rigore. Frazione di gioco ricca di colpi di scena. Inizia Pasqua, all’11’, con l’espuslione molto severa a Criscito: il capitano del Genoa interviene in maniera scomposta, ma non cattiva, su Lazzari. La Spal passa in vantaggio con la testata di Petagna, su spizzata di Felipe, non seguito da Kouamé: male i rossoblù su palla inattiva. Prandelli non procede a sostituzioni come accaduto domenica quando è uscito Piatek. Il Genoa si ricompatta e al 38′ pareggia dal dischetto con Piatek: Pasqua, chiamato al Var, concede il rigore dopo aver visto per oltre due minuti il contatto Fares-Romero. Finale tutto emiliano con i due legni colpiti da Antenucci e Petagna.
 

Grifone che soffre gran parte della ripresa ma ha l'occasione del vantaggio con Piatek, su lancio di Radu e copertura mancata di Bonifazi. Kouamè in contropiede potrebbe far esplodere il Ferraris ma ci mette poca cattiveria e Gomis para in due tempi. Proteste per il mancato secondo giallo a Bonifazi, in pieno recupero Floccari tutto solo di testa angola male e grazia il Genoa. Biraschi si prende la fascia con l'uscita di Criscito e gioca da vero gladiatore della difesa, positivo Lazovic e anche Romero gioca con personalità, Radu fa i miracoli e Fares in difesa è un'autentica frana, Lazzari meno esplosivo nel secondo tempo.

Milan stoppato dal Toro (0-0) e avvicinamento all'Inter fallito al terzo posto, attacco flop e un super Gigio Donnarumma nella serata di San Siro. Al 5' Iago Falque impegna il portiere rossonero a in intervento notevole, molto mobile a sinistra Suso ma Izzo e Nkoulu lo limitano bene. Nella ripresa ritmi lenti e Toro che prova ad affacciarsi di tanto in tanto nell'area del Diavolo, entra Zaza per aumentare il peso e Castillejo nel Milan è subito autore di giocate individuali da applausi. Negli ultimi 15 minuti MIlan in pressing e Toro spento, Cutrone ciabatta a un passo dal gol l'occasione migliore del match. Poi al 93', dopo l'espulsione di Mazzarri, occasione per Higuain, ma Djidji salva sulla linea. Non succede più nulla, da segnalare le ottime prestazioni di Zapata e quella generosa di Bakayoko in casa Milan. Male Ansaldi nel Toro, spicca invece Ola Aina nei contrasti, serata difficile per il Gallo Belotti.


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