Voti anticipi 15.a giornata Serie A: Ghoulam è tornato, Milik e Ounas implacabili. Sau è glaciale, Saponara da non credere

Napoli in vantaggio dopo appena 7' e pratica Frosinone in discesa: rete nata dagli sviluppi di un calcio d’angolo propiziato sull’asse Zielinski-Milik, rimpalli in serie nell’area ciociara, alla fine il poloacco prende la palla e centra l’angolo più lontano con un preciso rasoterra mancino nella parte sinistra dell’area di rigore.

Ghoulam ritrova il campo dopo lungo stop e si muove bene con cross e spunti in velocità, sfiorando il gol diettamente da calcio d'angolo. Maiello prova a sorprende Meret dai 30 metri ma il portiere azzurro si fa trovare pronto. Poi arriva il raddoppio bellissimo di Ounas, schierato al posto di Callejon: scatto, dribbling ai danni di un avversario e bomba
centrale da fuori leggermente sporcata dalla schiena di Capuano. Potrebbe arrivare subito il tris ma Milik viene fermato sul più bello.
 

Nella ripresa Sportiello salva su Milik, poi gran inserimento di Ghoulam che perà spara troppo alto. Ounas gioca sempre tra le linee e con un tiro velenosissimo sfiora la doppietta.
Al 68' arriva il 3-0: angolo di Ghoulam ed incornata di Milik! Sesto gol in campionato per il centravanti polacco. Esce un applauditissimo Ounas e debutta Younes.
 

Meret e Luperto sfiorano la frittata ma si salvano, poi Ghoulam corona con un altro assist la sua superba prestazione: Milik apre il piattone sul filo del fuorigico e fa doppietta. Sempre il polacco va vicino al 5-0 ma il tiro è alle stelle, chance per Ariaudo poco prima che sul corner non riesce a impattare al meglio. Non c'è storia in un match in cui il divario tecnico è stato evidente, male Pinamonti e Campbell che non riescono a impiensiere mai Koulibaly e soci. La difesa dei canarini si trova a fronteggiare la burrasca e naufraga ben presto contro l'attacco azzurro.

A Cagliari grande partenza della Roma, che passa avanti già al 14′. Il vantaggio è firmato Cristante che calcia di sinistro dal limite sorprendendo Cragno. I giallorossi poi sfiorano più volte il gol con Zaniolo e Under. Il Cagliari reagisce, ma nel momento migliore dei rossoblù arriva il raddoppio di Kolarov. Al 41' il serbo inventa una punizione magistrale che Cerri devia non lasciando scampo al suo portiere. Sempre Zaniolo tra i più attivi e serve un super Cragno a evitare il tracollo.

Al 69' controllo Var per mano di Kolarov. Mazzoleni decide di non assegnare il penalty. Cerri sbaglia non riuscendo a concludere su assist di Joao Pedro. Al minuto 84' arriva il gol che dà speranze, Joao Pedro spizza il corner e Ionita insacca. Si gioca in un'autentica bolgia, nel recupero Faragò entra in scivolata ma colpisce Olsen: proteste veementi di Srna e Ceppitelli, doppio rosso che si somma alla cacciata precedente di Maran.

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Nell'ultima azione Ionita lancia alla disperata pescando Sau dietro la linea della difesa giallorossa, controllo e diagonale che valgono un 2-2 pieno di rabbia e passione. Finisce con Florenzi in lacrime e con la Roma che spreca l'ennesima chance di accorciare in zona Champions, in una stagione che sta assumendo contorni sempre più tragicomici. Male Schick e Under tra i giallorossi in attacco, Fazio si perde e Nzonzi è sempre impreciso.

Pari show tra Lazio e Sampdoria: le due squadre iniziano la gara in maniera aggressiva. Le difese sono alte e si pressa in tutte le zone del campo. E proprio su una situazione di pressing offensivo Immobile segna su papera di Audero, ma la rete viene annullata per fuorigioco millimetrico. La Lazio preme, ma la Sampdoria passa in vantaggio grazie a Quagliarella che, tenuto in gioco da Wallace, insacca da vero rapace: 0-1 al 21esimo. I padroni di casa costruiscono poi varie occasioni, ma l’imprecisione di Caicedo e Immobile (che colpisce anche un palo su rimpallo) non consentono ai capitolini di raggiungere il pareggio. Primo tempo in cui i doriano tengono botta e mantengono il vantaggio.

Lazio che colleziona occasioni nella ripresa: Patric ne ha addirittura due, ma una volta il tiro è debole, l’altra viene ribattuto dalla difesa blucerchiata. Lulic a sinistra spinge costantemente, tenendo in apprensione la retroguardia genovese. Al 70′ contropiede pazzesco orchestrato da Immobile e Correa, ma Audero salva tutto sul sinistro del Tucu. La porta doriana sembra veramente stregata, almeno fino al 79′, quando Acerbi insacca pareggiando i conti su sviluppi di corner, su assist di tacco di Parolo.

Il forcing della Lazio continua fino al termine della partita con Audero (quasi papera su tiro di Immobile dal limite) che gioca spesso da libero aggiunto e porta al clamoroso calcio di rigore allo scadere, che Immobile trasforma facendo esplodere lo stadio Olimpico.

Si gioca ancora e al 98' la dormita della difesa capitolina porta al tiro Saponara che con una girata volante strepitosa sorprende Strakosha e gela l'Olimpico che pregustava tre punti d'oro in ottica Champions League.

Colley ancora troppo incerto, anche Andersen va spesso in sofferenza.
Espulso Bereszynski nel finale per un fallo che ferma Correa lanciato a rete. Milinkovic Savic non pervenuto, Luis Alberto non svolta. Quagliarella resta il solito leader tecnico, Caprari meno brillante di sette giorni fa.


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