Voti Serie A 32.a giornata: la sagra delle reti bianche,  Allegri vede il titolo, Gigio Superman e Verdinho incanta

Uno 0-0 con pochi spunti tra un Milan ben disposto in campo da Gattuso con Zapata e Musacchio che soffrono poco le iniziative di Mertens e Insigne, Allan più impreciso del solito, Hamsik sostituito. Milik entra nel finale e al 91' costringe Donanrumma, alla sua 100.ma presenza in A, a un miracolo autentico. Kalinic assente, Silva entra ma non cambia le cose.

La Fiorentina ottiene lo stesso risultato con la Spal al Franchi, fallendo la settima vittoria di fila. Nel finale Gil Dias spreca una chance ghiotta, Chiesa tra i più positivi, opachi Saponara e Simeone. Biraghi ha sui piedi il vantaggio ma non trova il guizzo ravvicinato. Inesauribile Lazzari tra le fila ferraresi.
 

Bologna determinato e cinico, 2-0 al Verona e salvezza quasi in tasca. Apre Verdi con il solito gioiello su punizione, Dzemaili si prpone spesso al tiro e solo un grande Nicolas gli nega la gioia del gol, stessa sorte per Pulgar che si vede respingere il tiro all'incrocio. La chiude il neo entrato Nagy, Cerci offre spunti di classe del passato ma non basta.

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Gara frizzante al Mapei Stadium tra Sassuolo e Benvento: apre le danze Diabatè con uno scavetto da applausi, poi la ribalta Politano con due inserimenti, serviti entrambi da Babacar. Non basta perchè Diabate ci mette il piede e anticicipa in uscita Consigli. Nel finale saltano gli schemi ma arriva un pari che non serve a nessuno.

La Juve accusa la stanchezze di Madrid e serve l'entrata di Douglas Costa, al posto dell'acciccato Pjanic, per aprire il match. 3 assist per l'ex Bayern, per Mandzukic che entra col piattone, poi per la testa del redivivo Howedes e infine l'esterno delizioso che libera Khedira per una sorta di rigore in movimento. Buffon salva su Zapata, Dybala in ombra e Higuain stavolta resta in panchina. Sala tra i peggiori di Giampaolo, Quagliarella non punge e Kownacki entre meglio nella ripresa. Adesso è +6 sul Napoli, in attesa dello scontro diretto tra uan settimana.

L'attesa stracittadina romana tra Lazio e Roma delude le attese per lunghi tratti con Immobile che trova pochissimi palloni giocabili in coppia con Felipe Anderson, sostituito e polemico. Luiz Felipe attento e Parolo sfiora il vantaggio. Nainggolan lotta su ogni pallone, Peres coglie il palo. Luis Alberto prova a scuotere i suoi, Milinkovic sgomita e, dopo l'espulsione per doppio giallo di Radu, è addirittura Marusic a sfiorare un clamoroso vantaggio. Under entra forse tardivamente, nel finale tripla occasione per Dzeko (che coglie pure la traversa). Non c'è più tempo, un pari che lascia tutti in corsa nella zona Champions.


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