Brave Hart: è il colpaccio di Cairo!

Nessuno se lo aspettava che arrivasse un colpo di caratura internazionale in questa sessione di mercato ma in tifosi granata, in cuor loro, credevano nel regalo di Urbano Cairo. Un colpo ad effetto, per scaldare la piazza  e ridare sicurezza al reparto arretrato che, in queste prime fasi, si sta assestando dopo gli arrivi di Castan, Rossettini, De Silvestri e la partenza del colosso Glik.


Padelli, numeri alla mano, non è stato un estremo difensore pessimo, anzi in alcuni frangenti ha salvato la baracca con interventi pregevolissimi, da autentico eroe. Ma nella mente degli addetti ai lavori restano, come sempre in questi casi, quel goffo autogol col Sassuolo e le molte uscite a vuoto che di certo non sono mai state il suo pezzo forte nel repertorio. Ci ha messo sempre la faccia da ragazzo schivo e pulito che si è preso sempre subito le sue responsabilità nei momenti caldi perché, si sa, la Torino granata che vive sempre guardando i successi dell’altra metà bianconera, odiata fieramente, non perdona nulla ma regala calore e affetto se ti prende a beniamino della folla.

Ma Chi è Hart?  E’ il portiere storico del Manchester City (348 presenze), vincitore tra l’altro di due campionati e una Coppa di Lega, e della nazionale inglese di cui difende ininterrottamente la porta da sei anni. ll portiere britannico ha declinato le offerte di Sunderland e Liverpool, che pure erano più vantaggiose sia per le tasche degli inglesi che per le sue. Ma a far scattare la serratura è stata la garanzia ricevuta, quella del posto fisso, dopo essere stato messo in soffitta da Pep Guardiola. E’ stato atteso all’aeroporto di Caselle nel primissimo pomeriggio, tra una folla festante, con un volo privato e poi in sede per la firma: quasi storica visto che si tratta del secondo inglese sbarcato in granata negli ultimi 50 anni (il sesto britannico in totale). Hart firmerà con il Toro un contratto di un anno in prestito secco e il suo pesante ingaggio di 3,5 milioni sarà pagato in grandissima parte, se non interamente, dalla società di proprietà araba.

Grande fisicità, carattere da trascinatore. Il portiere è tra i migliori al mondo nelle uscite basse, con uno stile da portiere di hockey: corsa incontro all’avversario, e braccia e gambe aperte a coprire la porta con estremo coraggio. In carriera, va detto, è stato autore anche di papere grossolane che gli hanno fatto perdere fiducia e, nei recenti europei, è stato molto criticato per le su prestazioni.

Sinisa Mihajlovic, non abbiamo dubbi, ha trovato il suo capo carismatico e, con un mercato che ha portato in dote Ljajic, Iago Falque e De Silvestri tra tutti, sa che non gli basterà una tranquilla salvezza ma serve una stagione imprevedibile, in senso spettacolare, di quelle da Toro!


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