Voti fantacalcio Serie A 33.a giornata: fenomeno De Paul, Darmian uomo-scudetto, Vlahovic irridente, Joao meravigliao, maramaldo Muriel

Una partita divertente e tante fasi: l’Udinese espugna il Vigorito per 4-2 e ipoteca la salvezza. Per il Benevento di Pippo Inzaghi adesso è incubo retrocessione. Vantaggio bianconero al 4′: magia di De Paul, inserimento al bacio di Molina e rete del vantaggio ospite. Al 16′ Musso salva sulla girata di Glik da pochi passi, poi arriva il raddoppio al 32′. Azione strepitosa di De Paul e Pereyra, il missile di Arslan non lascia scampo a Montipò. Passa appena un minuto e lo stesso Arslan commette un errore clamoroso. Palla a Lapadula, steso da Musso. E’ rigore: dal dischetto va Viola, che non sbaglia. In apertura di ripresa ecco Stryger Larsen, innescato ancora una volta da un fenomenale De Paul. C’è pure il 4-1 al 27′ del neo entrato Braaf che chiude il conto.  Ma non è finita. Al 39′ arriva il 4-2 definitivo: bella azione di Iago Falque e servizio per Lapadula, che batte Musso anche grazie a una leggera deviazione. 

 

L'Inter  di Conte deve sudare non poco contro un Verona che non molla un centimetro e anzi crea anche qualche apprensione alla difesa nerazzurra. E come contro il Cagliari, la decidei Matteo Darmian, che al minuto 76 trova la conclusione vincente su lancio di HakimiSembrava non venirne a capo, la squadra di Antonio Conte, che aveva le sue occasioni (palo clamoroso di Hakimi su punizione) ma al tempo stesso soffriva l'inziativa gialloblu. E anche dopo il gol del vantaggio, la squadra di Juric non intende arrendersi, con tanto di episodio dubbio tra  Faraoni e Handanovic, con l'ex interista che segna probabilmente ostacolando il portiere nerazzurro, con Abisso che annulla. Finisce con un successo pesantissimo per l'Inter che avvicina sempre di più l'obiettivo scudetto

 

Termina 1-1 la partita del "Franchi" tra Fiorentina e Juventus. La squadra di Iachini esce a testa alta, congli ospiti costretti a rimontare l'iniziale vantaggio viola con Vlahovic. Freddo e sempre più leader tecnico della squadra, con un pregevole cucchiaio ad irridere Szcsesny sul calcio di rigore concesso dal Var per mani di Rabiot.. Il pari bianconero arriva ad inizio ripresa con il neo entrato Morata, che elude il fuorigioco della retroguardia viola e batte Dragowski, sorpreso dalla parabola mancina dello spagnolo. Ancora una volta opaca la prova di Ronaldo, Cuadrado tra i migliori, per i viola anche un legno colpito da Pulgar.

 

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La Roma incassa 3 gol e la decima sconfitta stagionale contro il Cagliari. I giallorossi scivolano al settimo posto in classfica con il Sassuolo che ha ridotto il distacco a soli tre punti. Fonseca sceglie un ampio turnover: Passano solo quattro minuti e i padroni di casa trovano subito il gol del vantaggio: proprio Nandez sulla destra riesce a liberarsi molto facilmente di Diawara, il suo rasoterra viene prolungato con un colpo di tacco da Joao Pedro, la giocata del brasiliano consente a Lykogiannis di concludere a porta vuota.  La Roma sembra e incapace di creare pericoli seri alla porta di Vicario, l'unico squillo arriva da Carles Perez che con un'iniziativa personale sfiora il pareggio calciando a lato. Sarà lo stesso Perez, il migliore dell'undici di Fonseca, a trovare il gol dell'1-1 al 25': Pellegrini è bravo a servirlo in profondità, lo spagnolo centra il palo ma è lesto a raccogliere la ribattuta, arrivando all'appuntamento con il pallone prima di tutti.Poco dopo i giallorossi che sfiorano il vantaggio con Fazio bravo a colpire di testa su un assist di Pellegrini da calcio piazzato: Vicario risponde alla grande deviando sopra la traversa. Nella ripresa Spinazzola prende subito il posto di Bruno Peres ma al 57' un tiro da fuori di Marin porta nuovamente in vantaggio la squadra di Semplici. Passano sette minuti e Joao Pedro porta il risultato sul 3-1: da calcio d'angolo il brasiliano stacca indisturbato di testa e riesce a metterla sul primo palo dove Pau Lopez è in ritardo. Al 68' ancora un colpo di testa, stavolta di Fazio, tiene aperta la gara. In venti minuti più quatto di recupero la Roma non riesce però a creare pericoli e a recuperare il risultato.

 

Dopo l’amarissimo pari di Roma, l'Atalanta di Gasperini conquista tre punti molto pesanti contro un Bologna che ha ancora ben poco da chiedere a questo campionato ma che parte col piglio giusto. È servito un grande Gollini, infatti, per dire ‘no’ due volte a Skov Olsen nel primo quarto d’ora di gara. Poi l’Atalanta ha iniziato a carburare, e da lì in avanti non ce n’è più stato per nessuno: prima due occasioni per Maehle e Zapata, poi Malinovskyi al 22′ ha trovato la rete del vantaggio sfruttando a dovere un assist di tacco fantastico di Muriel. Il raddoppio al 43′, agli sgoccioli del primo tempo: corner di Muriel e fallo (netto) di Danilo su Romero. Dal dischetto il numero 9 non ha sbagliato. La ripresa s’è aperta col rosso sventolato dal direttore di gara a Schouten per un fallaccio su Romero. Un’espulsione che, di fatto, ha messo i titoli di coda a un match che era già decisamente indirizzato verso i colori nerazzurri. Al 57′ e al 59′ i due gol, di Freuler e di Zapata, che hanno messo il risultato in cassaforte per l’Atalanta. Lo svizzero ha trovato la via della rete dopo aver recuperato palla al limite dell’area di rigore avversaria; il centravanti colombiano ha invece sfondato la porta su invito di Malinovskyi. Nel finale c’è stato spazio anche per il gol  di Miranchuk, un sinistro precisissimo che ha freddato Skorupski per il 5-0 finale.


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