Voti anticipi fantacalcio Serie A 2.a giornata: è un Gomez sublime, Murru ci capisce poco. Ribery mostruso, Lu-La da rimonta

Gol e spettacolo nella prima frazione di gioco tra Torino e Atalanta, che si apre con la traversa colpita da Zaza al 7′. Quattro minuti più tardi ci pensa Belotti a portare avanti il Torino: il Gallo taglia alle spalle di Caldara e capitalizza al meglio l’assist fornito da Rincon. Il lampo della squadra di Giampaolo scatena però la reazione dell’Atalanta, che sale in cattedra con Gomez. Il capitano della Dea prima mette a segno il gol del pari (destro potente e preciso al 13′) e poi indossa i panni dell’assist-man per le successive reti di Muriel e Hateboer. Al 43′ l’Atalanta è avanti 1-3, ma ci pensa ancora una volta Belotti a riaprire i conti per il Torino. Il capitano granata è il più lesto di tutti all’interno dell’area di rigore e di testa tiene vivo il Toro riportando il risultato sul 2-3.

La seconda frazione di gioco si apre con l’azione personale di Berenguer, che fa tutto bene ma calcia debolmente di sinistro dal limite dell’area. Ma poi gli ospiti tornano padroni della situazione. Un minuto più tardi (53′) è l’Atalanta ad andare ad un passo dal gol, con Hateboer che, complice anche la dormita di Murru  si divora il potenziale 2-4. Ma passano meno di sessanta secondi e l’Atalanta segna davvero: assist di Muriel e piazzato in buca d’angolo di De Roon, con la retroguardia del Torino colpevolmente immobile.  All’Olimpico finisce così: il Torino perde 2-4 contro un’Atalanta nettamente superiore e resta fermo a quota zero punti in classifica. Male l'esordio di Murru che sbaglia tante diagonali, Zaza lotta ma si innervosice, Belotti il migliore dei suoi per distacco. Gomez si diverte. Muriel è letale, De Roon cuce e ritaglia il gioco, meno appariscenti del solito le prestazioni di Gosens e Duvan Zapata.

La Sampdoria cade 3-2 in casa contro il Benevento. Quella che sembrava una serata in discesa per i blucerchiati si è trasformata in un incubo. La squadra di Ranieri non è riuscita a contenere la reazione rabbiosa del Benevento, capace di andare sotto di due reti e di ribaltare la gara. Una sconfitta clamorosa che farà riflettere molto anche Claudio Ranieri. 

Bastano pochi minuti alla Sampdoria per mettere in chiaro, almeno inizialmente le cose. Montipò al 7' svirgola un rinvio e regala il pallone a Bonazzoli. L'attaccante ringrazia e serve Quagliarella libero a porta vuota. Per il capitano è un gioco da ragazzi spingere il pallone in rete perl' 1-0.
Il Benevento accusa il colpo e la Samp ne approfitta. Al 17' Candreva sale in cattedra e serve un cross perfetto per la testa di Colley. 2-0 e partita che sembra in discesa per i blucerchiati.  Audero compie due grandissime parate ma deve arrendersi al 33' quando la difesa spazza male un pallone e Caldirola scaraventa un destro violentissimo in rete. 2-1 e primo tempo che termina così.

 

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Il secondo tempo si apre con un brivido. Colley sbaglia un retropassaggio e regala il pallone a Insigne. L'attaccante grazia Audero con un diagonale che termina di pochi centimetri a lato del palo. Ranieri dopo pochi minuti corre ai ripari. Fuori Candreva e Verre e dentro Thorsby e Depaoli. Un doppio cambio che si rivela dannoso negli equilibri di squadra. La Sampdoria soffre e il Benevento acquista fiducia. Al 71' l'atteggiamento è ripagato: ancora Caldirola trova la rete del pareggio con un colpo di testa da calcio d'angolo. 2-2 e difesa blucerchiata beffata. Le due squadre cercano il vantaggio, la Samp è sfortunata e all'84' il neo entrato Gabbiadini colpisce un palo con un colpo di testa a botta sicura. Nell'azione successiva arriva il clamoroso vantaggio degli ospiti. Letizia riceve una respinta dal limite dell'area e tenta un destro rasoterra di prima intenzione che termina in rete. 2-3 e partita ribaltata. Male Tonelli, Colley è più preciso, Candreva debutta discretamente, l'attacco regala le note migliori a Ranieri. Pippo Inzaghi vola con gli esterni, Sau e Dabo sempre sul pezzo.

La Lazio s’impone per 2-0 sul Cagliari, in una partita dominata dall’inizio alla fine. I capitolini sbloccano il match al 4′ con Lazzari, al primo gol in Serie A con la Lazio. Assist di Marusic. Il Cagliari non reagisce, e la Lazio va vicina al raddoppio in più occasioni. Cragno salva tutto su Milinkovic prima e Immobile poi. Nella ripresa i rossoblù creano l’unica vera palla gol della partita. Strakosha respinge male un tiro di Joao Pedro, e Simeone, a porta sguarnita, calcia incredibilmente alto. Poi la formazione di Simone Inzaghi torna in controllo e, al 74′, trova il meritato raddoppio con il solito Ciro Immobile che chiude il match. Marusic travolgente, Immobile e Luis Alberto le solite certezze, la difesa capitolina non soffre mai. Nel cagliari floppa Simeone, il centrocampo soffre il palleggio laziale, si salva in parte Joao Pedro.

L 'Inter acciuffa per i capelli una vittoria clamorosa nell'ultimo anticipo del sabato della seconda giornata della Serie A battendo la Fiorentina al termine di un pirotecnico match, chiuso col punteggio di 4-3. Una gara pazzesca, che l'Inter inizia malissimo subendo gol dopo 3 minuti con Christian Kouame, che riesce poi a pareggiare con Lautaro Martinez sul finire del primo tempo. Nella ripresa, i fuochi d'artificio: i nerazzurri tornano avanti con un autogol di Ceccherini, ma poi subiscono la verve di un eterno Franck Ribery che regala due assist perfetti a Castrovilli e Chiesa. La squadra di Antonio Conte sembra al tappeto, Vlahovic si divora il 2-4, ma proprio in volata, prima Lukaku (su assist di Hakimi) poi  D'Ambrosio compiono l'impresa regalando all'Inter un successo pazzo, con buona pace di mister Conte. Tre punti con molta fatica, con qualche certezza (Hakimi, Sensi e A Sanchez che dal loro ingresso cambiano radicalmente le prospettive della sua squadra) ma anche diversi aspetti da rivedere come i ruoli di Perisic, Kolarov e Eriksen. Nella Viola molto bene Bonaventura e CastrovilliRibery imprendibile e anche Kouame, oltre a Chiesa, promette scintille.


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