Errori dal dischetto, voti insufficienti e rosso nel derby: finale amaro per Veretout

La Fiorentina con Montella in panchina non ha cambiato marcia, anzi, sembra aver messo la "retro": 5 partite, 1 pareggio e 4 sconfitte. I gol non arrivano, la difesa ha perso solidità (e da ieri capitan Pezzella per un infortunio preoccupante), ma soprattutto il centrocampo non ha più quello smalto e quella incisività di inizio anno. 

Chiesa è un top senza bonus, Benassi ha perso il vizio del gol, Fernandes e Gerson sono molto discontinui e in particolare l'uomo chiave davanti alla difesa è stato protagonista di un girone di ritorno sottotono: stiamo parlando di Jordan Veretout, metronomo belga rivelazione dello scorso anno con 7 gol e una fantamedia del 6,64.

Specialista dei calci piazzati, ad inizio anno fu classificato come uno dei pezzi pregiati all'asta iniziale di agosto, e in parte la fiducia lui l'ha ripagata: nel girone di andata 3 gol (tutti su rigore), 1 assist e prestazioni convincenti quasi mai sotto la sufficienza. Nel girone di ritorno, come tutta la Fiorentina, ha subito una forte involuzione: dopo 2 gol e un assist a febbraio, il calo costante, inanellando insufficienze, fino al rigore sbagliato di domenica scorsa contro il Sassuolo e all'espulsione nel derby di ieri contro l'Empoli.

A partita conclusa, Veretout si è scagliato contro l'arbitro Irrati, contestando in maniera poco ortodossa il suo operato e beccandosi un inevitabile cartellino rosso, che si aggiunge ad una prestazione incolore e peserà sul finale di stagione, in quanto si prospetta una squalifica di più giornate.

La Fiorentina, paradossalmente ancora non matematicamente salva, si lecca le ferite e prova a concludere la stagione in modo dignitoso. Mister Montella, a partire già dall'anticipo serale contro il Milan sabato sera, dovrà risollevare una squadra giù di morale, e con un giocatore importante come Veretout in meno.


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