Voti fantacalcio Serie A 15.a giornata: Falco come Pinturicchio, Balo e Zaza si svegliano. Petagna e Quagliarella che errori!

Succede di tutto allo stadio “Via del Mare”. Il Genoa sblocca il match con uno splendido pallonetto di Pandev da 40 metri, dopo un rinvio errato di Gabriel e raddoppia con un rigore realizzato da Criscito nel recupero del primo tempo (Lucioni atterra Pandev lanciato a rete). Cambia tutto nella ripresa. I rossoblù restano in nove per le espulsioni di Agudelo e Pandev (entrambi per doppia ammonizione) e Liverani trova il pareggio con i suoi cambi: al 60' Farias si guadagna un corner, Falco dallo schema su calcio d'angolo si inventa una prodezza balistica, trovando la sponda di Petriccione e superando con un sinistro a giro Radu da posizione defilata. Dieci minuti dopo sempre lo scatenato Falco pennella per l'altro neo-entratoTabanelli, che di testa pareggia i conti. Nonostante ci sia ancora tempo per il sorpasso definitivo, il Lecce non trova il guizzo finale e continua il suo digiuno di vittorie contro il Grifone che dura dal 2006.

Sugli scudi Falco e Tabanelli, autori dell’ennesima rimonta in questa stagione e subentrati a gara in corso. Senza capo nè coda la prova di Babacar che offre l’ennesima gara deludente, al pari di uno spento La Mantia. Male Lucioni che appare frastornato e Shakhov che non cambia mai passo. Per il Genoa ampiamente insufficiente Agudelo che, dopo essersi divorato il 3-0, becca un secondo giallo davvero ingenuo, Sturaro e Criscito restano lucidi negli assalti finali salentini, Pandev macchia una prestazione maiuscola ma per sua fortuna la squadra non paga dazio.

Tra Sassuolo e Cagliari è subito gara vera e intensa: il vantaggio neroverde arriva in contropiede con Djuricic che serve Berardi sulla corsa, il suo tiro,  leggermente deviato da Pisacane, supera Rafael per l'1-0. Il Sassuolo sfiora il raddoppio altre due volte. Al 23', con Caputo che riceve spalle alla porta da Berardi, si gira e tira. Provvidenziale l'intervento di Pisacane che devia in angolo. Poi tocca a Djuricic, che da centro area non inquadra la porta. Al 36' il raddoppio, molto bello, dei padroni di casa: Berardi con uno splendido tacco lancia Toljan in una prateria, l'esterno destro serve leggermente all'indietro per l'arrivo di Djuricic che questa volta non sbaglia.
 

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Nella ripresa Maran corre ai ripari: Lykogiannis per Pellegrini e Cerri per Simeone. Dopo un pericolosissimo assolo di Boga, chiuso all'ultimo momento da Cacciatore, il Cagliari riapre la partita al 6': Nainggolan va al tiro da fuori, deviato, la palla si impenna e Joao Pedro, sfruttando un'incertezza del duo Toljan-Turati di testa la mette in rete.firmando il suol decimo gol in campionato. Le sofferenze per i sardi non finiscono, e arrivano sempre dalla stessa parte: Lykogiannis colpisce di mano su cross di Toljan, è rigore. Dal dischetto va Berardi al 20', ma spedisce la palla sulla traversa mantenendo apertissima la partita. Al 78' Maran lancia nella mischia anche Ragatzu, al posto di Nandez. E l'attaccante lo premia al 90': Nainggolan imbecca per vie centrali Joao Pedro, che si fa largo in mezzo a due, un rimpallo manda la sfera sul piede dell'attaccante neo entrato, che beffa Turati sul primo palo e scoppia in lacrime. Brivido al 92', con Traorè che non trova la porta dall'interno dell'area di rigore. Finisce 2-2, il Cagliari resta quarto a pari merito con la Roma. Nel Sassuolo Toljan e Berardi scatenati in fascia, Turati paga le incertezze della sua età e Boga è meno esplosivo del solito. Tra i sardi bene Nainggolan che carica i suoi nel finale, malissimo Pellegrini che soffre dannatamente Berardi, Simeone ancora inceppato.

Buona la prima per il Corini-bis a Brescia: le Rondinelle espugnano il Mazza di Ferrara, battendo 1-0 la SPAL e confermando che i punti per la salvezza preferiscono farli in trasferta. Decide un gol di Mario Balotelli nella ripresa, freddo nel ribadire in porta un pallone schizzato dopo l'anticipo di Berisha ai danni di Ndoj. Pochi minuti dopo l'occasione per la SPAL di rientrare in partita: Paloschi, appena subentrato, conqusita un calcio di rigore che però Joronen para neutralizzando Andrea Petagna dal dischetto. Ancora il porteire finlandese protagonista nel finale: prima spaventa tutti rimanendo a terra dopo una botta aerea con Cistana, poi vola sul bolide di Kurtic. Finale dove la Spal spreca il pari da due passi con Cistana che salva miracolosamente su Moncini e rischia di subire il 2-0 dopo l'uscita di Berisha che era andato a saltare sul corner. Per la banda Semplici adesso è buio pesto. Balotelli e Joronen gli uomini-copertina per Corini, nella Spal continua il momentaccio di Petagna dal dischetto.

Il Toro, contro la Fiorentina, nelle fasi iniziale viene fuori con personalità. Il merito è anche dell’inedito 3-4-3 varato da Mazzarri, che per la prima volta schiera dal primo minuto Berenguer, Verdi e Zaza. Ed è proprio il numero 11 granata ad essere grande protagonista nel primo tempo. Prima con una doppia occasione, sventata in entrambi i casi da Dragowski tra il 18′ ed il 20′, e poi con il gol del vantaggio al 22′. Un colpo di testa potente e preciso,  conclusione di una straordinaria discesa sulla sinistra di Ansaldi. Ansia per De Silvestri, uscito dal campo visibilmente dolorante all’11’. Da valutare le sue condizioni, si teme per il suo ginocchio sinistro.

Dopo un primo tempo dominato dal Torino, la Fiorentina è costretta a tornare in campo con un piglio diverso.. La prima occasione del match viola arriva al 52′: corner di Pulgar e colpo di testa di Vlahovic, che termina fuori di pochissimo con Sirigu immobile. A rendersi pericolosa è ancora la Fiorentina: conclusione ravvicinata di Vlahovic al 61′, sulla quale Sirigu si esalta e respinge. Proprio nel miglior momento della squadra di Montella arriva il 2-0 granata:un contropiede perfetto, nato da una bella giocata di Aina e proseguito con la galoppata di Ansaldi. L’esterno argentino parte centralmente, sterza sul sinistro e lascia partire un tiro che al 28′ della ripresa fulmina Dragowski sul primo palo. La Fiorentina però non molla e al 91′ trova il gol, inutile ai fini del risultato, di Caceres imbeccato da Chiesa. Mazzarri prova a rivedere la luce, per Montella un altro pomeriggio amaro.

Prove sontuose per Ansaldi e Bremer, oltre al solito miracoloso Sirigu. Zaza è l’altro protagonista del match: ha reagito nel migliore dei modi all’esclusione di Genova, Berenguer gioca ampiamente sotto tono. Chiesa e Castrovilli migliori tra i viola, Dragowski incerto sul 2-0 e Ghezzal non ripaga affatto la fiducia iniziale di Montella.

La partita tra Sampdoria e Parma stenta a decollare nei primi minuti, il gioco delle due squadre è lento e prevedibile, tanto che bisogna aspettare il 15' per il primo sussulto: cross lungo di Gagliolo e colpo di testa in corsa di Kucka che termina a pochi centimetri dal palo. Al 21′ arriva il gol degli ospiti: angolo di Hernani dalla sinistra, imperioso stacco aereo di Kucka sul primo palo e colpo di testa vincente. La Samp si sveglia solo negli ultimi 10 minuti e nel giro di 6 minuti, dal 38′ al 44′, costruisce due pericoli, prima con Murru che ben innescato da Quagliarella entra in area e calcia di sinistro ma non trova la porta; poi con un diagonale di Vieira respinto da Sepe

La ripresa si apre con una galoppata di Gervinho che fa fuori tre avversari e calcia in porta trovando il corpo di Audero. Al 12 cross di Murru dalla sinistra, al centro Ramirez salta più alto di Gagliolo e schiaccia di testa ma nmanda fuori. Al 18′ punizione da 25 metri di Gabbiadini da posizione centrale: un destro forte e velenoso che colpisce la parte superiore della traversa.  D’Aversa annusa il pericolo e decide di rinforzare la difesa, togliendo Cornelius e mandando in campo Dermaku. La mossa non è felice, perché l’albanese commette il fallo da rigore su Quagliarella che lo stesso attaccante si fa prima parare da Sepe e poi mette in rete, senza fare i calcoli con il Var che 4 minuti dopo annulla per fuorigioco di Jankto che entra prima in area sulla battuta. Al 38′ ancora protagonista Sepe che si oppone alla grande ad un’incursione centrale di Vieira e salva i tre punti. Bene Kucka e Sepe, protagonisti per la vittoria finale, Cornelius non incide, più attivo Gervinho e Dermaku nel finale rischia di vanificare tutto. Disastroso Jankto che sparisce presto dal match, Ramirez si conferma in palla, Quagliarella sbaglia un rigore che pesa quanto un macigno su classifica e morale.


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